15.7.06

La guerra: giorno quattro

Aggiornamenti



Uno shabbat di guerra.
Nasrallah promette guerra totale. Ma il mondo comincia a muoversi per il disarmo di Hezbollah.


Hezbollah ha continuato a bombardare Israele per tutta la giornata di sabato. Per la prima volta i razzi hanno colpito Tiberiade, raggiungendo la massima distanza fino a questo momento: circa 35 kilometri.

Una casa di Tiberiade colpita dai razzi
Razzi sono caduti anche su su: Nahariya, Safed, Mahanayim, Hatzor, Ben Ami e Karmiel.
Fonti dell'IDF sostengono che Hezbolla ha circa 150 missili con gittata di 45 chilometri e una ventina con raggio di 100-200 kilometri, capaci di colpire quasi tutto il territorio nazionale. Il bilancio complessivo e di circa 100 razzi caduti, che hanno prodotto 2 morti e 66 feriti (alle 7 di stasera). Una netta diminuzione di razzi lanciati rispetto ai 700 dei tre giorni precedenti.
Dopo le perdite sofferte nei giorni precedenti, sembra che Hezbollah stia nascondendo i razzi nelle case. I convogli che li trasportano saranno colpiti anche se dovessero trasportare elementi iraniani.

Durante la giornata l'IDF ha colpito radar costieri, roccaforti di Hezbollah, abitazioni di leader del movimento terrorista libanese e di Hamas. Nel nord sono stati colpiti le case e e un convoglio nel tentativo di eliminare due capi di Hezbollah Baalbeck e Maasawi, le cui condizioni non sono al momento chiare. Le perdite della giornata sono alta, 32 o 34 morti, tra i quali un imprecisato numero di civili. Alcuni dei quali potrebbero essero stati colpiti mentre evacuavano in convoglio un villaggio al sud del Libano.

Tra le perdite dell' IDF al momento è accertata la morte di uno dei quattro marinai dispersi ieri, quando un missile di Hezbollah, probabilmente lanciato da forze speciali iraniane, ha colpito una nave al largo di Beirut.

Patriot ad Haifa

Tre batterie di contromissili sono state dislocaate intorno alla città, nel tentativo di intercettare i razzi che dovessero essere nuovamente diretti sulla città.



Fare colpire Nasrallah dai libanesi

Fonti dell'IDF dichiarano anche che si sta alleggerendo la pressione sul governo libanese, nel quale esistono "positive forces" in grado di schiacciare Nasrallah, forze che -una volta svegliate- occorre non indebolire.

According to an assessment formulated by the IDF intelligence unit, there are positive forces in Lebanon capable of bringing about a much desired transformation in the country by pushing Hizbullah aside and undermining its strength. The recent operation will therefore refrain from pressuring the Lebanese government in order not to weaken these forces.

La relazione con le dichiarazioni del primo ministro Siniora è abbastanza chiara.

Le condizioni di Israele sono altrettanto chiare, giuste, razionali e raggiungibili: Via Hezbollah dal Sud del Libano


La novità diplomatica.
La reazione "sproporzionata" si fa capire.

Cosa sarebbe accaduto se Israele avesse deciso di reagire "proporzionatamente"? I governi europei avrebbero condannato le perdite collaterali, e si sarebbe innestato l'ennesimo "ciclo di violenza" di cui, ovviamente far ricadere la responsabilità di Israele. E invece...

Persino Prodi, convenuto al G8 adesso, scopre che il problema è la presenza di Hezbollah al sud del Libano. Vero, che l'Italia sul piano internazionale conta più o meno quanto il Lesotho, ma allo stesso G8 c'è anche Putin, che rilascia una dichiarazione piuttosto sbalorditiva:

Putin 'has agreed that Hizbollah's actions were "absolutely unacceptable." and "to a conclusion where concrete results can be achieved, not only on the cessation of combat but also in terms of building an enabling environment for Israel within secure borders."

Aggiungiamo che gli USA appoggiano la reazione di Israele, seppur con qualche vaga raccomandazione di mantenere al minimo le vittime, ed è chiaro il successo diplomatico dell'azione del governo israeliano, che per ora ha mantenuto lucidità e chiarezza, scegliendo obiettivi raggiungibili, indirizzando l'azione militare (sproporzionatissima, ca va sans dire) a raggiungerli, per poi rimetterli all'agenda internazionale.
Ottimo lavoro di Olmert, secondo me.

E le Lega Araba? Altre sorprese...

La Lega Araba non slancia proclami particolarmente minacciosi, ma sembra divisa tra una Siriaa, ovviamente bellicosa, ma anche isolata in quanto satellite del temuto Iran e l'Arabia Saudita, che continua ad addebitare all'avventurismo di Hezbollah ed Hamas l'esplosione della crisi
.
The Saudi foreign minister appeared to be leading a camp of ministers criticizing the guerrilla group's actions, calling them "unexpected, inappropriate and irresponsible acts."



"These acts will pull the whole region back to years ago, and we cannot simply accept them," Saudi al-Faisal told his counterparts.



Le reazioni libanesi che non ti aspetti (3)

Terza sorpresa della giornata, ma ormai non più sorprendente, la rassegna stampa libanese, nella quale -tra la rabbia contro Israele- emergono accuse sempre più forti a Hezbollah, responsabile dell'apertura della crisi.

Letture del giorno:

Il solito, lucido, ma stavolta un po' spaventoso Michael Oren
By contrast, punishing the Palestinian and Lebanese peoples collectively, as Israel has been doing, only strengthens their support for terror while creating painful ethical problems for Israelis. And negotiating with the terrorists for their hostages' release merely encourages them to kidnap more Israelis. Ultimately, Israel has no alternative other than convincing these leaders that terror incurs a personal cost.

But even targeted assassinations are no substitute for deterring the state sponsors of terror. Israel cannot hope for quiet along its borders as long as Hamas leaders continue to direct terror with impunity from Damascus and as long as Hezbollah receives orders from Syria and Iran.

Efforts by the United States, the United Nations and the European Union to dissuade Iran and Syria from activating their terrorist agents have consistently proved ineffective. Therefore Israel has no realistic option but to convince these states that the price of promoting aggression is prohibitive. If Israeli soldiers and civilians are the targets of Iranian- and Syrian-backed terror, then the Iranian and Syrian militaries must become targets for Israel.

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Toni, ma Nasrallah non compare né parla più? sei a conoscenza di sue ultimissime apparizioni o dichiarazioni? non è che l'hanno già spedito da yassassin?

Intanto è stata colpita Haifa e numerose sono le vittime.

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny

Isaac Weber ha detto...

Thank you for shariing