21.7.06

Diario di guerra, giorno 10

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Aggiornamenti

19.40 - Rice parte domenica per il MO. Starà in giro una settimana e non si aspetta di tornare con un "cessate il fuoco" ma con un ombrello arabo anti-hezbollah (e antiraniano, ovviamente). Il che significa che c'è davanti almeno un'altra settimana.

17.00 - Altro attacco su Haifa

16.20 - Negli scontri di oggi viene riportata l'uccisione di 25 guerriglieri di Hizbullah.

14.20 - L'Iran sta intensificando le spedizioni di armi a Hezbollah, attraverso la Siria. Ieri un convoglio proveniente da Campo Zabadani è stato distrutto dall'aeronautica israeliana. La base è interamente iraniana ed è a questa presenza autonoma sul territorio siriano che probabilmente si riferifa l'articolo di Ynetnews dell'altro giorno, che rimarcava l'incapacita di Assad di rallentare il traffico di armi verso il Libano, anche al costo di coinvolgere il proprio paese in un conflitto molto indesiderato.

14.00 - Ricomincia il fuoco di razzi nel nord. Colpite Haifa e Maalot. 19 feriti. ORE 17.40: i feriti salgono a 30.

13.00 - Pare che agenti segreti tedeschi e russi stiano attivando i loro contatti per arrivare alla liberazione dei soldati catturati.

12.50 - Nonostante la guerra, l'economia israeliana vola (ieri i risultati del trimestre). Lo stesso ieri per le azioni israeliane a Wall Street.

12.40 - Altre migliaia di riservisti richiamati in sostituzione di forze regolari spostate al nord

12.20 - Alcune foto dei bunker sotterranei di Hezbollah, dei quali è costellato tutto il Libano del Sud. Sono opere in cemento armato, profonde 5-6 metri, con aperture camuffate sull'esterno che permettono ai guerriglieri di uscire e colpire. I combattimenti di ieri sono avvenuti nel villaggio di Maroun Al-Ras, che è stato trasformato in una fortezza dai guerriglieri. Secondo un'ufficiale israeliano Hezbollah ha trasformato i civili libanesi in un giubbotto antiproiettile.

11.15 - Israele concorda sull'apertura di un corridoio umanitario in Libano.

09.00- Daniel Cohn Bendit:

"Bisogna trovare una soluzione diplomatica. A patto però che si crei una garanzia di sicurezza nell'area. E questo dovrebbe essere un compito che l'Onu affida alla Nato. Quest'alleanza dovrebbe rendere sicuri i confini tra Libano, Israele e Striscia di Gaza. La Nato è al momento l'unica forza militare che potrebbe fare qualcosa. Ci sono già i caschi blu in Libano, ma come si è visto sono troppo deboli. La Nato sarebbe invece in grado di svolgere questo compito."

Senza proclami, comincia l'attacco di terra.


Ieri, in un serie di scontri che sono stati descritti come scontri di confine sono stati uccisi 30-40 Hezbollah, feriti 8 soldati di Tzahal (di cui tre in seguito sono morti), caduti due elicotteri. Centinaia di soldati stanno combattendo oltre il confine. Secondo Haartez, l'attacco di terra è cominciato. Peretz, nel frattempo, sosteneva di non escluderlo.

Volantini e trasmissioni in arabo invitano i residenti del sud del Libano a lasciare la linea del fuoco. Hezbollah, che ne ha bisogno come scudo umano cerca di fermarli, anche con le armi.


I razzi cominciano a mancare?

Artiglieria semovente israeliana

Il capo di stato maggiore Dan Halutz sostiene che circa il 50% della capacità militare è stata distrutta, un altro 25% è già stato sparato, e il restante pare essere composto soprattutto di missili a lungo raggio Zalzal e Zalzal-2 che potrebbero sì colpire Haifa e Tel Aviv, ma non è estremamente comodo operare sotto gli occhi dell'aviazione israeliana, con i loro grossi lanciatori motorizzati. l'IDF fa del suo meglio per bloccare i camion di razzi provenienti dalla Siria. Fatto sta che ieri (giovedì) Hezbollah ha lanciato solo 40 razzi senza provocare feriti e stanotte nemmeno uno. L'aviazione israeliana continua il suo lavoro, tra ieri e stanotte un altro centinaio di bersagli attaccati, tra cui altri studi di Al- Manar.

Nasrallah parla, Zapatero farebbe bene a tacere


Zapatero in kefiah

Dopo l'attacco al bunker, Nasrallah è tornato su Al-Manar dicendo che non è vero che le sue capacità militari sono state semidistrutte. I due bambini di Nazareth uccisi da Hezbollah con lancio di razzi caricati a pallettoni, secondo il loro asassino, sono due martiri.

Anche Zapatero parla, parla. Ieri in una serie di tirate durissime ha sostenuto che le azioni dell'IDF sino illeggittime e si è fatto fotografare con una kefiah.
Che non sia roba da poco lo conferma la reazione dell'ambasciatore israeliano, secondo cui le relazioni bilaterali sono danneggiate.

Ma c'è anche di peggio: pare che Zapatero in privato si abbandoni volentieri a tirate antisioniste e antisemite, nel corso delle quali ha creato un incidente diplomatico sostenendo di comprendere Hitler. Fortuna, Blair, Za/snip/.
Non parlatemi più di questo idiota.

Niente ONU, siamo israeliani

Dopo notti di bombardamenti, migliaia di israeliani lasceranno il nord. Anche da Haifa molti si stanno spostando. Profughi? Displaced?
No, Israele non ha chiesto l'intervento del UNRWA, e i profughi saranno ospitati principalmente in case private nel resto d'Israele.




E a Gaza?

Le operazioni continuano eliminando fabbriche di Qassam e con scontri occasionali, specialmente con nuclei armati di razzi anticarro. Anche l'afflusso di convogli umanitari continua:

Today, 146 trucklods of food were transferred through the Karni crossing, and at the Nahal Oz fuel terminal, 370,000 liters of diesel, 90,000 liters of gasoline and 175 tons of natural gas for cooking was transferred.


Letture di oggi:

No, non era quello che ci mancava: In uno dei più terribili incidenti che possano accadere ad un analista, Aluf Benn, solo un paio di giorni prima dell'attacco, aveva scritto un interessantissimo pezzo, sostenendo che quello che manca a Gaza è un... Nasrallah . Antisemita e terrorista, certo. Ma monopolista della forza e quindi dotato di una certa responsabilità e prevedibilità. Oggi, su Haaretz, presenta le sue scuse.

La colpa della forza: Su rosalucsemblog una riflessione interessante sul concetto di "proporzionalità" che impedisce al medio oriente di stabilizzarsi, tutelando forze il cui solo scopo è continuare a combattere, continuare a tenere piaghe aperte.
Sullo stesso tema, l'articolo di Polito non uscito sul Riformista: "Sproporzionata? Per voi Israele non può proprio difendersi". Un'analisi efficace dell'ipocrisia con cui ogni risposta è sempre considerata sproporzionata.
Il mito dello spettatore innocente. Dal Jerusalem Post un'analisi su come il governo libanese non abbia solo tollerato la presenza e le azione di Hizbullah, ma le abbia attivamente supportate.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Toni, c'è un errore nel primo link del post.

Proprio dieci minuti fa avevo letto l'articolo di scuse di Benn. Da noi non solo non si scusano (un Sandro Viola che su Repubblica scrive, come se niente fosse, che prima della repressione israeliana negli anni 2000 gli uomini bomba non esistevano) ma di volta in volta rincarano la dose.

Tonibaruch ha detto...

Silverlynx:
Grazie, ho corretto.
Grazie anche per la nota sul post di ieri, dopo aggiusto anche quello. Devo aver interpretato male un flash di Arutz Sheva.

Anonimo ha detto...

Sempre grazie per il prezioso, approfondito e immagino estenuante lavoro di informazione Toni. Ho postato un avviso nel mio blog per consigliare a tutti di seguirti.