30.11.06

Il grande freddo americano

Sorridi, sei sul TBLOG
E' nell'era Shamir il futuro prossimo di Israele?


E' difficile non sentire l'aria fredda che arriva su Israele dal governo USA.

I primi spifferi si sono sentiti durante la guerra del Libano. Ma la sconfitta di Bush alle elezione di mid-term, il capovolgimento della leadership militare, il bisogno sempre più impellente di chiudere l'avventura irakena hanno trasformato gli spifferi in una corrente ghiacciata.

James Baker, Brent Scowcroft e il gruppo di old-con che Bush ha chiamato a Washington per formulare una strategia alternativa stanno, apparentemente e direi piuttosto logicamente tirando fuori dal cassetto la vecchia politica repubblicana. Nella settimana di colloqui che Condoleeza Rice avrà con le potenze arabe dell'area, per disegnare una exit strategy dall'Irak è probabile che si parli più di Israele e palestinesi che non di Irak. Gli arabi premono per forti avanzamenti nella "soluzione" del conflitto palestinese. Ed è in questo clima che si deve leggere la frettolosa accettazione di Olmert di una tregua parziale di Hamas, che in un primo tempo era stata rifiutata e che sta venendo implementata senza aver preventivamente consultato i vertici di Tzahal.

Le pressioni rischiano di chiedere un prezzo altissimo se, come tutto lascia prevedere, anche la Siria verrà coinvolta nel processo. Il prezzo dell'accordo USA con Assad è stato già chiarito: l'abbandono del Golan da parte di Israele.

As Syrian Foreign Minister Walid Moallem was expected begin a landmark visit to Iraq on Sunday, Damascus was reportedly set to demand that Washington press Israel over the issue of return of the Golan Heights, as the price of its cooperation with the Bush administration on Iraq,[...]

Se il governo israeliano, contraddicendo la politica piuttosto prona alle richieste americane seguita fino ad adesso, decidesse di cominciare a pigiare sul freno, chiedendo che siano i palestinesi a muovere i passi richiesti (qualcuno ricorda ancora che si aspetta la liberazione di Gilad Shalit?), i rapporti Israele-USA rischiano di tornare al punto bassissimo raggiunto negli anni 90. Ma negli anni 90, alla guida del governo c'era un uomo di rocciosa testardaggine: Yitzhach Shamir. L'uomo capace di sedersi a qualsiasi tavolo, sorridere a tutti e alzarsi senza avere mai concesso assolutamente niente. L'unico premier israeliano dopo Begin a cui non sia stato chiesto di pagare da solo il prezzo della pace immaginaria, con la cessione di territorio strategico.

L'uomo che, forse non a caso, ha assicurato ad Israele il minimo degli applausi internazionali, ma il massimo della sicurezza nei decenni recenti. Ricordiamolo con questo grande articolo di Shmuley Boteach.

E speriamo che Israele sappia trovare tra le sue fila lo Shamir di cui comincia a esserci urgente bisogno.

Tecnorati tags








Hezbollah in piazza, preoccupazione in Israele

Sorridi, sei sul TBLOG
Da tempo, metà di questo blog è dedicato tutto quello che l'Unifil non sta facendo e alla delusione per come le promesse della 1701, prima fra tutte il disarmo di Hezbollah non si stanno realizzando.

Riconosciamo però che potrebbe esserci qualcosa di ancora peggiore della scarsa efficacia dimostrata dall'Unifil: uno stato libanese egemonizzato da Hezbollah, che costringesse l'ONU a fare le valigie.

E quanto la manifestazione preinsurrezionale di domani, in un Libano ormai sull'orlo della guerra civile, vorrebbe realizzare, cacciando il governo, magari non estremamente energico, ma in fin dei conti con qualche ragione.
Siniora in un discorso al paese lancia oggi un drammatico appello. Israele osserva con grande preoccupazione.

"UNIFIL is not the best, but it has been effective so far in preventing Hizbullah from returning to the border," a high-ranking defense official told The Jerusalem Post on Thursday. "If UNIFIL is kicked out of Lebanon we can easily find ourselves back in the same situation we were in before the war this past summer, or even back at war."

Tecnorati tags



Barghouti libero?



Sorridi, sei sul TBLOG
A proposito della liberazione di Gilad Shalit, il caporale israeliano catturato da un commando di Hamas a luglio


E' da tempo che si discute con MMAX della liberazione, da lui sempre data per imminente del terrorista Marwan Barghouti, che sta scontando in un carcere israeliano il primo dei suoi numerosi ergastoli.

Barghouti, come si sa, è un assassino multiplo. Pare però che nel carcere il tempo dedicato alla lettura e allo studio l'abbia portato su posizioni più realistiche. Insieme ai prigionieri di Hamas ha scritto quel documento, base di un possibile accordo di non-guerra tra Israele e ANP, che Abu Mazen progettava di sottoporre a referendum, in una dirompente mossa anti-hamas (cosa che poi non ha mai effettivamente fatto).

Comunque sia, il pluriergastolano pare sia l'unica speranza di sopravvivenza per il partito di Al Fatah, ormai in caduta libera di credibilità e consenso dopo la perdita del potere. Va da sé che a giudizio di chi considera un ritorno al potere di Al Fatah come una premessa indispensabile alla pace, la liberazione di Barghouti è un passo ineludibile. E, nello scambio delle proprie speranze per previsioni, ecco che il ritorno a piede libero del leader terrorista diventa, ogni giorno, questione di ore.

Passo quindi a tutti gli entusiasti previsori della liberazione di Barghouti questa notizia. Secondo Al-Hayat, quotidiano arabo pubblicato a Londra Hamas chiede il rilascio di Barghouti nello scambio che dovrebbe portare alla liberazione di Gilad Shalit.

Sulla reale urgenza posta da Hamas sulla liberazione del suo ormai unico rivale politico è lecito avere qualche dubbio. Ma non vorrei scambiare anch'io le mie speranze per una previsione.



Tecnorati tags


29.11.06

Serial killer al lavoro

Sorridi, sei sul TBLOG


Due spie siriane arrestate portano alla luce l'esistenza di un network di 200 agenti incaricati di uccidere 36 leader anti-siriani.

Lo riferisce il giornale della famiglia Hariri, Al Muqtabal, ripreso da Jpost e Yediot Aharonot.



Tecnorati tags


E' finita Al-Fatah?




Non sembra che Fatah abbia recuperato dalla batosta elettorale di 10 mesi fa: sconfitto, invecchiato, diviso, il partito langue sempre più nell'irrilevanza.

"purtroppo il nostro movimento sta morendo" dice il responsbile del partito a Ramallah (la capitale!) in un ufficio deserto, tra sedie rovesciate e poster sbiaditi ciondolanti dalle pareti.

Tecnorati tags


Mettiamoci una croce sopra

Sorridi, sei sul TBLOG

Le madri dei soldati israeliani rapiti scoprono con raccapriccio che le loro lettere non sono mai state inoltrate dalla Croce Rossa.

Il responsabile, Mr. Juno, sostiene di non conoscere il luogo in cui i soldati sono tenuti prigionieri.
Prigionieri di un'organizzazione che siede al governo del Libano, il paese che ha chiestoll'ONU la risoluzione 1701. Il paese che le nostre truppe stanno sostenendo nei suoi sforzi di "normalizzazione", dialogando con grande impegno anche con i rappresentanti del movimento che tiene i prigionieri.

Quale sarà esattamente il problema? Chi sta cercando di prendere per il culo chi?




Tecnorati tags




28.11.06

Surrealismo a Gaza

Sorridi, sei sul TBLOG

Quando i media vogliono raccontare della Grande Tregua di Hamas, ma devono anche fare un minimo di conti con i fatti (cioè col fatto che la tregua non esiste), il risultato è il surrealismo.

Il cessate il fuoco a Gaza tiene nonostante gli attacchi di razzi su Israele

Ancora più razzi colpiscono Israele, nonostante il cessate il fuoco a Gaza

Mentre diminuisce il fuoco dei razzi, Israele parla di "pace vera"




Tecnorati tags



Dategli voi un nome



C' è sempre qualcuno pronto a spiegarti a che pagina del vocabolario si trova la giusta denominazione. In questo caso si tratterebbe di trovare un nome appropriato per l'antisemitismo sterminazionista di impronta islamica. Io il nome ce l'ho: nazislamismo.

Se qualcuno ha idee diverse, aspetto suggerimenti dopo la visione di questo filmato, in cui per la prima volta il peggio del peggio (cioè quanto passa sui canali arabi in modo perfettamente normale) viene mostrato su un media mainstream.



Tecnorati tags

, , ,

Missione non compiuta

Sorridi, sei sul TBLOG
La settimana scorsa la Lega Araba ha pubblicizzato il piano di rompere l'embargo contro il governo Hamas.

Secondo la Reuters il piano è già fallito. Nessuna banca del mondo è disposta a correre il rischio di perdere il proprio business negli USA, paese nel quale le attività di Hamas sono dichiarate terroristiche.

Arab governments have yet to find a way to transfer money to the Palestinian Authority without running into U.S. and other reprisals against the banks they use, a senior Arab diplomat said on Monday. Asked if the ministers had adopted any practical mechanism to transfer funds and help banks escape possible sanctions, the diplomat said: "No ... We will have to work further on this issue." "The issue is not limited to the transfer of funds, there are all kinds of difficulties ... The government of Israel has all kinds of controls over the licensing (of banks). It is a difficult one," he told Reuters on condition of anonymity.

An Arab political source said Arab banks can at least transfer the money in Jordanian dinars through Jordanian banks to avoid sanctions. "The Jordanian dinar is widely used in the Palestinian territories and banks would not need to go through New York to transfer money in this currency."

"But this needs a bold political decision away from any affiliations with U.S. policy," he said.



Tecnorati tags

,

La foto è di ......

Giocattoli esplosivi a Nablus

Sorridi, sei sul TBLOGIdf e Shin Bet hanno distrutto un laboratorio che preparava questi simpatici pupazzetti.

Da Israel Matzav




Tecnorati tags

,

Hezbollah di nuovo ai blocchi

Iran e Siria, secondo time magazine, sarebbero già riusciti a ricostituire l'arsenale di Hezbollah ai livelli di prima della guerra, vale a dire circa 20.000 razzi (cifre di Time), che cita fonti saudite.


Tecnorati tags

, , , ,

22.11.06

I nazisti italiani applaudono Diliberto



E' andato a Beirut a stringere la mano dello sceicco razzista, integralista e wannabee genocida Nasrallah, leader di Hezbollah. Ha definito quella gang di killer antisemiti un "partito perfettamente legale".

Ha marciato con i rossobruni del Campo Antimperialista a Roma, il 18 novembre.

E ora, giustamente, incassa l'applauso dei nazisti italiani di "Socialismo Nazionale" Non linko quella feccia. Preferisco copiare il pezzo per intero. Trattenete il vomito.






Roma, Socialismo Nazionale solidale con Diliberto: Vicinanza nonostante le
differenze


LETTERA APERTA ALLA COERENZA DEI POCHI di Maurizio CANOSCI - portavoce di socialismo nazionale -

Dopo quanto accaduto a Roma sabato scorso credo sia opportuno scrivere questa lettera aperta alla coerenza dei pochi. L'attacco trasversale ricevuto dall'on. Diliberto, segretario nazionale del PDCI, è sintomatico di una realtà che abbiamo più volte cercato di portare alla
comprensione di chi ci legge; chiunque osi infrangere il tabù della sudditanza alla logica del pensiero unico globalizzato, unilateralmente schierato con gli interessi della cupola plutocratica usuraia ed apolide - i cui vertici appartengono al sionismo e il braccio armato è rappresentato dalle forze di occupazione nord-americane con l'ausilio degli "ascari" delle
colonie euro-atlantiste - deve subire il linciaggio mediatico. Così avviene per chiunque esca dal coro della verità "embedded", come per esempio accade per il giornalista Giulietto Chiesa. Di fronte a ciò, come socialista nazionale, ritengo necessario esprimere la mia solidarietà all'on. Diliberto e ad altri come lui che senza rinnegare le proprie radici così come facciamo noi ritiene doveroso e sacrosanto rimanere sulle proprie posizioni pur - giustamente - denunciando azioni di sciacallaggio provocate da gruppi di agitatori professionisti quali sono da tempo i mestieranti disobbedienti dei centri sociali. Lo stesso sciacallaggio - si badi bene - che in maniera contrapposta li unisce a quanti invocano la parola "eroismo" per dei morti
in divisa che in realtà sono semmai vittime sacrificali dell'aberrante logica imposta dalla dottrina liberalcapitalista dello sfruttamento economicista del globo terracqueo. Sia, cioè, gli sgangherati patriottardi di destra, sia i perdigiorno (retribuiti da chi !?) dei paci-finti, in realtà rappresentano una volta ancora un unico maleodorante amalgama di ipocrisia farisaica che dovrebbe far vomitare non solo l'on. Diliberto e noi ma la coscienza della maggior parte dei cittadini italiani costretti a sentire dileggiati dei morti in trucidi slogan come in altrettante esortazioni retoriche. Gli imbecilli, per capirci, sono parimenti coloro che inneggiano a 1-100-1000 stragi destinate a recare lutto a famiglie italiane costrette a vedere i loro figli esposti - per qualche briciola in più in busta paga - ai rischi provocati dall'arroganza atlanto-sionista e coloro che hanno accettato prima (Berlusconi e soci) e ora si ostinano(Prodi e soci) a voler prestare l'opera delle nostre Forze Armate - più utili sicuramente in difesa della nostra sicurezza e soprattutto della nostra identità nazionale in Patria - a cavar le castagne dal fuoco per conto di interessi altrui. Dunque la coerenza come primo filo conduttore di un'azione politica che dovrebbe finalmente vedere riuniti tutti coloro che hanno individuato il vero "nemico", senza più paraocchi, verso l'unico obiettivo oggi plausibile ed alternativo di "liberazione nazionale" dalla pusillanimità, dall'imbecillità, dal servilismo, dalla vera e propria
schiavitù in cui stiamo definitivamente per cadere inesorabilmente senza un colpo di reni. Certo tutti i tabù devono cadere, on. Diliberto , non solo quelli che più fanno comodo per semplice calcolo di bottega elettorale; tutti, nessuno escluso, così come i socialisti nazionali da tempo auspicano poco ascoltati. Una vera liberazione nazionale che cancelli quella troppo "mitizzata" e molto "mistificata" che ha tristemente ridotto la nostra Italia, la nostra Europa alla mercé dei "liberatori" atlantici oggi anche da lei - correttamente - considerati per quello che veramente sono e sono sempre stati: aggressori delle "Genti". Se coerenza deve essere essa non può venire esibita a giorni alterni. Non può ripetersi una nostra solidarietà verso chi manifesta con forza le proprie convinzioni e successivamente rimarca di continuare a voler mantenere in vita un governo antitetico alle stesse. Ritroviamoci e discutiamone per portare misticamente, ognuno di noi, la propria coerenza fino in fondo, fino alle estreme conseguenze necessarie per riportare libertà al nostro popolo. Se questo non si è capaci di farlo significa - come diceva Erza Pound - che "non si crede nella giustezza delle proprie idee".
Un saluto dei socialisti nazionali alla coerenza dei pochi.
[Fonte: Agenzia Nazionale]






Tecnorati tags

,



12.11.06

Pagati da Calderoli



Alla manifestazione Palestina Libera del 18 novembre aderiscono, insieme al fior fiore della sinistra antagonista, anche i nazi del campo antimperialista. (1)

E noi sappiamo cosa significa "Palestina Libera" per i nazisti europei (o non europei)...

Sorridi, sei sul TBLOG



Neonazisti tedeschi indossano la kefiah palestinese











Sorridi, sei sul TBLOG


Neonazisti svedesi in kefia palestinese









Sorridi, sei sul TBLOG


Dal manifesto della manifestazione del 18 novembre


(1) Non metto link a queste porcherie. Mi spiace per il disservizio informativo, ma non è il caso di regalargli nemmeno un contatto.




Tecnorati tags

, ,








Aggiornamento: molti mi hanno chiesto come mai questo post si intitoli "Pagati da Calderoli".
Davvero nessuno ricorda la reazione di Oliviero Diliberto, l'ultima volta che organizzò una manifestazione con i bruciabandiere di Israele, che anche allora urlavano "10-100-1000 Nassiria"? Eccole

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Diliberto a Repubblica: "Imbecilli pagati da Calderoli"

Roma 19 febbraio 2006

«Sono pagati da Calderoli». Oliviero Diliberto, il segretario del Pdci, è furente. Definisce «quattro imbecilli» i manifestanti che hanno gridato lo slogan «10, 100, 1000 Nassiriya» e bruciate le bandiere israeliana e americana.

--------------------------------------------------

Quest'anno invece pare che siano stati pagati dai servizi segreti . [fine aggiornamento]









Dove porta l'odio

Sorridi, sei sul TBLOG

Vetrine di negozi "ebraici" distrutti nella Kristallnacht del 1938


Pochi giorni fa è stato l'anniversario della Kristallnacht, il pogrom organizzato dal partito nazista e presentato anche allora come una "spontanea esplosione di violenza" del popolo tedesco contro gli ebrei.


Di spontaneo, il pogrom, ovviamente non ebbe nulla. Fu non solo scatenata su ordine dei vertici del partito, ma ebbe come conseguenza la deportazione di circa 30.000 ebrei.


L'aspetto più agghiacciante, per chi assista a quanto avviene oggi in medio oriente è che la Kristallnacht fu resa possibile anche grazie ad anni di paziente, capillare, cinica educazione all'odio.



Sorridi, sei sul TBLOG
Dimostranti filo-hezbollah promettono un nuovo Olocausto.


Agghiacciante, perché anche oggi nell'ANP, nel mondo arabo, sotto la spinta di Hamas e del Partito di Dio, la macchina dei media è impegnata nello stesso scopo in cui il Dott. Goebbels aveva impegnato la macchina della stampa tedesca: sviluppare l'odio contro gli ebrei, renderne accettabile, anzi desiderabile lo sterminio, presentato esplicitamente come un obbligo religioso

Nell'odio che nel mondo arabo si sta sviluppando contro gli ebrei non c'è nulla di spontaneo. E soprattutto, non c'è nulla di naturale e di innocente.

C'è un obiettivo: il pogrom e lo sterminio. Ed è con le leadership portatrici di questo obiettivo che si chiede a Israele di trattare e discutere e che l'ONU desidera mettere in moto un "processo politico"


Tecnorati tags

, , ,

9.11.06

La nostra Hamas

Sorridi, sei sul TBLOG

Un cannone israeliano uccide per errore diciotto civili a Beit Hanoun.
Una tragedia che forse si sarebbe potuta evitare e che io non saprei come commentare, se non riportando le parole del grande David Grossmann.

La spirale di violenza che il ritiro da Gaza voleva fermare, è stata rimessa pienamente in moto da chi spara quotidianamente i suoi razzi sul territorio israeliano.

Purtroppo, oltre ad Hamas c'è qualcun altro che esulta per il macello. Ad una riunione dei seguaci di Meir Kahane, si accoglie con gioia il disastro e si definisce il cannone che ha sterminato la famiglia "cannone sacro"

E' bello sapere che questa feccia, se non altro, è fuorilegge

Tecnorati tags

,

La foto è da wiki

Farà parlare anche i somari

Sorridi, sei sul TBLOG
Il segretario somaro di un partito anormale incontra il segretario normale di un partito legale ed il presidente legale di un paese normale


Il nuovo ambasciatore israeliano, Gideon Meir dialogherà anche con i partiti che criticano Israele.

Cioè, anche con quel partito di somari il cui segretario, Oliviero Diliberto, vola a porgere periodico omaggio ai compagni del "Partito di Dio"

Certo, così si comporta un ambasciatore. Mica come faceva il vecchio Ehud Gol, un brutto uomo di destra, che sputava in un occhio a tutti e si faceva più nemici che amici.

Però, tutto sommato, a Diliberto, uno sputo nell'occhio...


Tecnorati tags

, ,

La foto è da il raglio e l'orgobbia

Devastata la mostra sul genocidio armeno

Sorridi, sei sul TBLOG
Un uomo di origini turche ha devastato una mostra sul genocidio armeno a Varallo Sesia.
[h/t liberali per Israele]

Non generalizziamo. Ma non dimentichiamo nemmeno il negazionismo ufficiale del governo turco a proposito del primo genocidio del secolo.

Vorrei scrivere qualcosa di arguto che si chieda come mai sia così difficile fare i conti con la storia, e come mai questa impotenza continui a riportare orrori che dovrebbero essere superati nell'agenda politica di oggi. Ma non mi viene in mente niente.

Certo, se la memoria non è sempre una medicina, il negazionismo è certamente un veleno.





Tecnorati tags

,

L'Unifil ha lasciato il sud del Libano?

Sorridi, sei sul TBLOG
L'Unifil non pattuglia di notte, non è autorizzata a perquisire veicoli e case private. Viene da chiedersi cosa ci faccia nel Sud del Libano.

La risposta è che probabilmente non è nemmeno più stanziata nel sud del Libano.

L'indizio viene dal quasi-disastro riportato dalle truppe francesi che hanno dichiarato che il 31 ottobre sono state a "due secondi dal fare fuoco contro un aereo israeliano" che "minacciava direttamente le loro posizioni".

Incredibile, ma il 31 ottobre l'AIF stava conducendo incursioni simulate sui quartieri a sud di Beirut, non nel sud del Libano, dove si supporrebbe le truppe francesi siano stanziate.

Nello stesso tempo, la marina tedesca si è allontanata dalla costa, e non è autorizzata a perquisire navi in arrivo, lasciando il campo completamente libero al riarmo di Hezbollah.

Insomma, dopo che la Francia ha ridotto i suoi contingenti, dopo che anche la missione italiana esce sempre più dai riflettori (nemmeno un rappresentante del governo era presente alla partenza dell'ultimo contingente), pare che le truppe sul campo stiano silenziosamente allontanadosi dalla grottesca farsa della missione.

Sarebbe ora che il fallimento e la rinuncia venissero certificati anche a livello politico, con il ritiro di truppe inutili, costosissime, esposte ad un pericolo senza la contropartita di alcuna missione. Restino gli sminatori, gli altri a casa.


Tecnorati tags

, , ,

La foto è di ......

8.11.06

E anche l'Uranio...

Sorridi, sei sul TBLOG
Ricevo da Paolo Ortenzi, e volentieri pubblico:

Libano: niente uranio dopo guerra
I tecnici Onu dell'Unep escludono altri residui radioattivi

(ANSA) - NAIROBI, 7 NOV - Gli esperti delle Unep non hanno trovato traccia di uranio o materiale radioattivo dopo il conflitto tra Israele ed Hezbollah in Libano. I tecnici in munizioni del programma per l'ambiente delle Nazioni Unite hanno reso noto che 'I campioni prelevati dagli scienziati non mostrano tracce di uranio impoverito o di altri materiali radioattivi. Non sono state trovate schegge di munizioni a base di uranio o altri residui radioattivi. L'analisi di campioni non rileva tracce di uranio arrichito.

Il bello delle palle mediatiche è che si sgonfiano sempre da sole. Basta avere pazienza e stare seduti sulla riva del fiume. Il brutto è che non solo ci sono fervide fantasie che le inventano, ma gente che farà di tutto per continuare a crederci anche dopo che il fiume se le è portate via, avvizzite e afflosciate.

Tecnorati tags

, , , , ,

La foto è di ......

7.11.06

Segnalazione

Sorridi, sei sul TBLOG

Ultimamemente, mi capita spesso di piluccare nel blog di un vecchio amico, che sta diventando sempre più interessante (il blog, non l'amico).

Bloggoanchio

E' di sinistra per israele (organizzazione che mi tenta nel patto fondativo, ma che non mi ha ancora convinto a fare il passo dell'iscrizione). Non è che sempre sia d'accordo con quello che scrive, ma le segnalazioni sono sempre interessanti e informate.


Tecnorati tags

, , ,

La foto è di MMAX

5.11.06

Reazioni aeroportuali sproporzionate

Sorridi, sei sul TBLOG

I francesi non si rendono conto che allontanando gli impegati estremisti dagli aeroporti, non faranno che creare più impiegati estremisti, alimentando l'estremismo aeroportuale in tutto il mondo?

Aereporto di Parigi allontana 72 estremisti. (H/T LGF readers.)



Tecnorati tags

, , ,
La foto è di Cox and Forkum

2.11.06

L'Unifil ha paura del buio

Sorridi, sei sul TBLOG
Un nuovo dettaglio dalla Grande Ammuina delle forze Unifil in Libano.

Il confine sud viene pattugliato, ma non di notte. Che è pericoloso. Da Der Spiegel


La foto è di AFP

, , ,

1.11.06

Ottimismo bene informato

Sorridi, sei sul TBLOG

Da quando ho scoperto che Adriano Sofri la pensa come me, sento meno remore ad esprimere il mio assoluto pessimismo sulla prospettiva che Israele sia mai accettato dai suoi vicini come uno stato come gli altri.
Di piu': trovo futile e suicida ogni politica che non tenga conto del fatto che la pace, la', non e' e non sara' che la pausa, speriamo la piu' lunga possibile, tra due guerre. Una pausa basata sulla deterrenza, non sull'amicizia.

L'ultima conferma al mio ottimismo bene informato viene da un sondaggio governativo condotto in Egitto. Lo stato a cui Israele ha restituito ogni centimetro di Sinai dopo che da li' erano state lanciate ben due guerre in sei anni. Lo stato con cui esiste un trattato di pace da circa trent'anni, e pure qualche forma di cooperazione economica e politica. Lo stato, pero' dove anche prima che Massimp D'Alema se ne accorgesse, le opere di Hitler e i Protocolli dei Savi si vendono come Harry Potter.

Bene, in questo stato arabo "moderato" e "amico" il 92% degli intervistati ha risposto di considerare Israele un nemico. Mentre amici sono l'Arabia Saudita, la Libia, l'ANP, il Sudan, la Siria.

Altrettanto (non) sorprendente e' la considerazione in cui sono tenuti gli Stati Uniti, cioe' il paese a cui l'Egitto deve letteralmente la propria sopravvivenza fisica, visto che l'Egitto stesso risulta essere il secondo paese piu' aiutato dagli USA. Destinatario, se ricordo bene, anche di importanti aiuti militari tra cui una linea di montaggio di carri armati Abrahams.

Contro chi l'Egitto pensa di dover usare i suoi carri armati e l'arma nucleare che ha iniziato a rivendicare? Quanto valgono i trattati di pace che gli stati arabi hanno firmato fino a oggi? E, soprattutto, avrebbe senso sacrificare sicurezza e spazio strategico per firmarne altri?

Quando si parla di cedere il Golan in cambio di una firma di Assad il piccolo, un brivido mi corre per la schiena.


La foto è

, ,