28.9.08

Buon 5769

Domani sera è un altro anno. Quello che è passato è stato abbastanza doloroso e  complicato. Ma tutto sommato sono ancora qui, e c'è parecchio da fare.

 Shanah Tovah

A tutti. E chissà, magari riprendo pure a bloggare.

24.4.08

Tibet: l'abito non fa il monaco?

Amalric, da it.politica.internazionale mi spedisce questa immagine di ausiliari cinesi che hanno appeno ricevuto nuovi abiti da monaco.

E' quello di cui il Dalai Lama ha accusato l'esercito cinese.


Non so se questa immagine provi l'accusa.
Aggiornamento: no, decisamente non lo prova
Come la ricevo, così la pubblico.

25.3.08

Il banner B4freetibet, semplificato

Molti blogger hanno avuto problemi con la versione flash del banner. Ecco una versione compatibile con ogni software o piattaforma. Un semplice statico JPG.



Versione piccola, per chi ce l'ha piccolo








Qui potete copiare e incollare il codice di questo banner, da aggiungere nel layout del vostro blog

22.3.08

Blogs for Free Tibet

Ancora una volta. Come a Berlino, a Potsdam, a Budapest, a Praga, a Pechino. Carri armati con la stella rossa contro contro l'indipendenza, contro il diritto dei popoli a vivere liberi.

Non c'è molto che ognuno di noi possa fare, quando nemmeno i governi vogliono intervenire per salvare un paese dall'annientamento culturale, religioso e storico.

Per cominciare, magari anche solo a pensare, su it.politica.internazionale è nato "Blogs for free tibet". Una catena virtuale per testimoniare la solidarietà al popolo tibetano, che lavoreremo perché possa abbracciare tutto il mondo

Aggiungi al tuo blog il banner, qui puoi copiare il codice.


Ecco i banner in quattro versioni

Dinamico:







Statico:







Dinamico 150 pixel:








Statico 150 pixel:




25.2.07

Vedo che occorre cambiare ministro della difesa

Arrivo buon ultimo, ma ecco il ministro della difesa Amir Peretz che scruta le manovre militari sul Golan.


24.2.07

Press button for green light


Israele chiede un corridoio aereo sull'Irak, nel caso di un attacco alle installazioni nucleari iraniane.


22.2.07

Il governo Prodi è caduto


Pssssst!
Non vedete che sto leggendo?

20.2.07

Voglio scrivere anch'io un post intelligente


Da quando leggo i blog di Ipazia e Rosalucsemburg comincio a sentirmi irrimediabilmente stupido (*)


(*) Preciso che l'affermazione non deve essere intesa come sarcasmo, o ironia, verso due delle mie blogger preferite, preferite entrambe, per quanto estremamente diverse, arcana e filosofica l'una, lucida come una lama di rasoio l'altra, ma deve essere bensi inteso come un moto di ammirazione per uno stile di blogging che questo autore, terragno raspatore di link alieno dal ragionamento astratto, non è e non sarà mai in grado di eguagliare. Mi diverte anche il palleggio e il ricamo e il colpo di rinterzo, il parlare a nuora perché suocera intenda. E divertente, cazzo, anche quando non ci capisco un cazzo. Spero di riuscire a esprimere tutto questo in modo intelligente, il giorno che romperò gli indugi e deciderò di scrivere un post intelligente.


15.2.07

Già che si parla di ebrei assassini


Nell'anniversario della fondazione della Ceka, ormai passato da un paio di mesi, Steve Plocker, su Yediot Aharonot ci invita a ricordare quanto poco la Russia abbia fatto i conti col suo passato staliniano, a differenza di quanto è avvenuto nei paesi dell'Est.

Ci ricorda anche qualcosa di più sgradevole, e che pure è stato pesantemente utilizzato dalla propaganda antisemita del passato. E cioè che alcuni dei più grandi assassini della storia sono stati ebrei.
Terribilmente sgradevole. Una storia che nessuno di noi ama sentire. Motore di persecuzioni terribili anche in questo caso. Ma, quantomeno, vero.

And us, the Jews? An Israeli student finishes high school without ever hearing the name "Genrikh Yagoda," the greatest Jewish murderer of the 20th Century, the GPU's deputy commander and the founder and commander of the NKVD. Yagoda diligently implemented Stalin's collectivization orders and is responsible for the deaths of at least 10 million people. His Jewish deputies established and managed the Gulag system. After Stalin no longer viewed him favorably, Yagoda was demoted and executed, and was replaced as chief hangman in 1936 by Yezhov, the "bloodthirsty dwarf."

Yezhov was not Jewish but was blessed with an active Jewish wife. In his Book "Stalin: Court of the Red Star", Jewish historian Sebag Montefiore writes that during the darkest period of terror, when the Communist killing machine worked in full force, Stalin was surrounded by beautiful, young Jewish women.

Stalin's close associates and loyalists included member of the Central Committee and Politburo Lazar Kaganovich. Montefiore characterizes him as the "first Stalinist" and adds that those starving to death in Ukraine, an unparalleled tragedy in the history of human kind aside from the Nazi horrors and Mao's terror in China, did not move Kaganovich.

Many Jews sold their soul to the devil of the Communist revolution and have blood on their hands for eternity. We'll mention just one more: Leonid Reichman, head of the NKVD's special department and the organization's chief interrogator, who was a particularly cruel sadist.

In 1934, according to published statistics, 38.5 percent of those holding the most senior posts in the Soviet security apparatuses were of Jewish origin. They too, of course, were gradually eliminated in the next purges. In a fascinating lecture at a Tel Aviv University convention this week, Dr. Halfin described the waves of soviet terror as a "carnival of mass murder," "fantasy of purges", and "essianism of evil." Turns out that Jews too, when they become captivated by messianic ideology, can become great murderers, among the greatest known by modern history.

The Jews active in official communist terror apparatuses (In the Soviet Union and abroad) and who at times led them, did not do this, obviously, as Jews, but rather, as Stalinists, communists, and "Soviet people." Therefore, we find it easy to ignore their origin and "play dumb": What do we have to do with them? But let's not forget them. My own view is different. I find it unacceptable that a person will be considered a member of the Jewish people when he does great things, but not considered part of our people when he does amazingly despicable things.

Even if we deny it, we cannot escape the Jewishness of "our hangmen," who served the Red Terror with loyalty and dedication from its establishment. After all, others will always remind us of their origin.

Così giovane, così a pezzi

Il governo di unità nazionale palestinese è lontano, ma sembra già essere in crisi. Nel frattempo, dimissioni di Hamanyeh.

13.2.07

Di destra sarai tu

Torna d'attualità anche il mmaxicidio

Mmax è un mio amico. Politicamente viviamo su due emisferi opposti ma ha un blog bolscevico-sanguinario da cui dissento praticamente su tutto ma a cui non posso negare arguzia, intelligenza e principalmente, con la rara virtù, sconosciuta dalle varie sinistrucce alla Moni Ovadia e corte dei miracoli annessa alla sinistra così buona da essere piuttosto stronza, di non trasudare di retorica, bava e bile. (la sintassi è oscena ma è sua) Pochi giorni e molti post fa (ammazza quanto scrive), mi ha tirato questa gufata. Peccato. (Per lui, intendo)

Smoking Guns

Esportati in Iran, trovati nelle mani della guerriglia irakena
[si ringrazia Lo Splenetico]

12.2.07

Assicurazione sulla morte


La pessima notizia: l'Arab Bank, grande, antica e rispettabile banca, con sede in Giordania, organizza il trasferimento di denaro alle famiglie dei terroristi kamikaze. Secondo lo Spiegel, esiste perfino un "Kit del Sucida", che il terrorista previdente può preparare, e che comprende varie carte, incluso il proprio certificato di morte (suppongo che questo vada fornito in seguito) oltre all'apertura di un conto presso una filiale della banca nei territori.

La buona notizia: in seguito alle denunce delle famiglie delle vittime, la banca potrebbe presto essere costretta a pagare una cifra enorme in danni. La famiglia Averbach, che vive a Ganei Tikva, prendendosi cura del capofamiglia invalido, un poliziotto che fermò col suo corpo un attacco suicida ad un autobus potrebbe presto aggiungere alla magra pensione di Steve, un risarcimento di qualche milione di dollari.

Non si gioca con il sangue

Ai funerali delle 42 vittime del Pogrom di Kielce, Polonia, 1946

Riprendo dal blog del mio amico bolscevico MMAX, una riflessione che inquadra la reazione, anche violentemente emotiva, al libro di Toaff "Pasque di Sangue". Si parla del pogrom di Kielce, che nel 1946 in Polonia causò 42 vittime tra gli scampati ai campi di sterminio, e che partì, ancora una volta, dalla calunnia del sangue.

Vuol dire che su queste cose non si deve indagare criticamente? No, vuol dire che su queste cose c'è la responsabilità di indagare seriamente. E che il tema non consente di scrivere alla leggera un romanzetto horror senza fonti. Non stiamo parlando di Templari. Parliamo di un motore di persecuzioni di schiacciante attualità e prevedibilmente di radioso futuro. Ah, per non dimenticare: il Prof. Luzzatto Sergio è un somaro.

L'irrazionalizabile

La minaccia della religione che uccide e l'incapacità occidentale di comprendere con i propri strumenti razionali questo fenomeno.

Si discute di questo, oltre che dell'atomica iraniana, oltre che del discorso di Chirac (piuttosto malcompreso), oltre che in generale dell'impossibilità di applicare il concetto di deterrenza alle dittature findamentaliste, nell'intervista rilasciata ad Haaretz da Eli Barnavi, e offerta in italiano da A Conservative Mind. Ah, Barnavi, vecchia guarda laburista, è tutt'altro che un "conservative".