16.8.06

Lebanese political journal: non sono rose per Nasrallah

Riassumo da Lebanese Political Journal un'analisi della situazione che contraddice le semplicistiche previsioni di un Libano schierato compatto dietro a Hezbollah.

I libanesi non sono felici dei proclami bellicosi di Nasrallah e la situazione politica sta per cambiare.

  • I leader della rivoluzione dei cedri sono ancora in silenzio, ma odiano la Siria sempre più e si attendono dichiarazioni. La conferenza stampa di Jumblatt (drusi), il più energico nel fronte antisiriano/antihezbollah si intitolerà "non ci arrenderemo alle condizioni di Nasrallah"
  • Si dice che nemmeno gli sciiti di Beirut siano entusiasti dei proclami del leader: senza, cibo, elettricità, soldi, l'ultima cosa di cui hanno bisogno sono tamburi di guerra. Sono talmente impoveriti che molti di loro potrebbero non essere più in grado di sostenere il movimento. Vorrebbero invece qualcosa in cambio dei loro sacrifici. Nasrallah l'ha promesso, ma sarà probabilmente poco, e troppo tardi. Non è da escludere che si crei una frattura con Berri.
  • Hezbollah non ha più la forza di minacciare tutta la politica libanese, ma quella che si teme è una campagna di assassinii, che potrebbe prendere di mira anzitutto Siniora.

21 commenti:

Paolo Ortenzi ha detto...

Ho cominciato ad avere i primi dubbi sulla bonta' della risoluzione UNSC 1701 la sera stessa dell'approvazione da parte del governo Israeliano.

Hala Gorani, della CNN, intervistava un membro del parlamento Libanese che diceva che non avrebbero disarmato Hizballah "in quanto parte del paese" ed alla domanda se avrebbero permesso ad Hizballah di avere armi al sud, il deputato libanese non replicava direttamente, ma rispondeva che "le sole armi presenti sarebbero state quelle dell'esercito libanese".

Un brivido lungo la schiena, perche' si aprivano tre scenari:

1) Effettivamente il deputato libanese intendeva dire quel che sembrava, cioe' che in qualche modo solo l'esercito libanese e NON gli Hezbollah sarebbero stati presenti in armi in S. Libano.

2) Che in un futuro gli Hizballah sarebbero stati al governo, per cui effettivamente l'esercito Libanese ERA gli Hizballah

3) gli Hizballah avrebbero infiltrato l'esercito Libanese.

Nei casi 2) e 3) le armi degli Hizballah sarebbero potute stare esattamente dove erano prima del 12 luglio 2006 in barba alla risoluzione 1701.

Ed oggi la dimostrazione che avevo ragione:

http://www.repubblica.it/2006/08/sezioni/esteri/medio-oriente-15/dalema-espresso/dalema-espresso.html

D'Alema o non si rende conto di quello che dice, e delle conseguenze pratiche, oppure se ne rende conto e fa lo gnorri...

Anonimo ha detto...

D'Alema e' quello che e' sempre stato: uno che non ha rifiutato lo stalinismo. Secondo me sa benissimo quello che ha detto, e sa anche che Hizballah saranno all'interno dell'esercito libanese.
Se penso che sua moglie ha dato la mano a Gelli, che lui stesso ha "passeggiato" con un Hizballah, non metto molto a collegare il suo atteggiamento con la P1.
Spero di sbagliare, ma l'ONU portera' un grande pasticcio.
Hilde

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