Ottimismo bene informato
Da quando ho scoperto che Adriano Sofri la pensa come me, sento meno remore ad esprimere il mio assoluto pessimismo sulla prospettiva che Israele sia mai accettato dai suoi vicini come uno stato come gli altri.
Di piu': trovo futile e suicida ogni politica che non tenga conto del fatto che la pace, la', non e' e non sara' che la pausa, speriamo la piu' lunga possibile, tra due guerre. Una pausa basata sulla deterrenza, non sull'amicizia.
L'ultima conferma al mio ottimismo bene informato viene da un sondaggio governativo condotto in Egitto. Lo stato a cui Israele ha restituito ogni centimetro di Sinai dopo che da li' erano state lanciate ben due guerre in sei anni. Lo stato con cui esiste un trattato di pace da circa trent'anni, e pure qualche forma di cooperazione economica e politica. Lo stato, pero' dove anche prima che Massimp D'Alema se ne accorgesse, le opere di Hitler e i Protocolli dei Savi si vendono come Harry Potter.
Bene, in questo stato arabo "moderato" e "amico" il 92% degli intervistati ha risposto di considerare Israele un nemico. Mentre amici sono l'Arabia Saudita, la Libia, l'ANP, il Sudan, la Siria.
Altrettanto (non) sorprendente e' la considerazione in cui sono tenuti gli Stati Uniti, cioe' il paese a cui l'Egitto deve letteralmente la propria sopravvivenza fisica, visto che l'Egitto stesso risulta essere il secondo paese piu' aiutato dagli USA. Destinatario, se ricordo bene, anche di importanti aiuti militari tra cui una linea di montaggio di carri armati Abrahams.
Contro chi l'Egitto pensa di dover usare i suoi carri armati e l'arma nucleare che ha iniziato a rivendicare? Quanto valgono i trattati di pace che gli stati arabi hanno firmato fino a oggi? E, soprattutto, avrebbe senso sacrificare sicurezza e spazio strategico per firmarne altri?
Quando si parla di cedere il Golan in cambio di una firma di Assad il piccolo, un brivido mi corre per la schiena.
La foto è
israel, egypt, peace in middle east
5 commenti:
Il fatto è che la pace con Israele l'ha fatta Sadat, non gli egiziani. Per quanto riguarda il Golan, se si azzardano a dargliene un solo centimetro sono pronta ad andare lì e castrarli con le mie mani dal primo all'ultimo.
Se ne è accorto anche D'Alema? sei sicuro? Vorrei una conferma di JP.
per Barbara: sono *pienamente* d'accordo con te!
Hilde
Per Ipazia
Se ne è accorto anche D'Alema? sei sicuro? Vorrei una conferma di JP.
Beh, sì. D'Alema, fresco di nomina, è andato in Egitto e si è accorto che la stampa trasuda odio verso Israele.
Essendo appunto presco di nomina, non poteva sapere che la stampa egiziana è così da sempre. E così, povero, ha pensato che la colpa fosse della "reazione sproporzionata" in Libano.
Shalom Toni sono Davide , complimenti per il blog :-)) "cedere il Golan" ???? altro che castrarli il sistema Dayan e poi farglielo fumare !
AM ISRAEL CHAI !
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