27.9.06

Unifil che va, IDF che resta?


Odio ammetterlo, ma sembra che l'Unifil abbia già alzato bandiera bianca e rifiuti di fare il suo lavoro anche in via teorica (c'è almeno un pizzico di onestà in questo)

Alain Pellegrini, il comandante della forza, in un'intervisa al Jerusalem Post dichiara candidamente che le forze dell'Unifil non sparerebbero su Hezbollah nemmeno se li incontrassero armati, mentre sono impegnati in azione di attacco verso Israele.

Ammirevole chiarezza. Ma stando così le cose, diventa difficile riuscire a immaginare che diavolo ci facciano diecimila uomini armati ONU da quelle parti. E perché un paese come l'Italia debba rischiare la loro vita, e pagarne i costi.

Questa e altre notizie hanno scaldato un meeting tra ufficiali IDF, Libanesi e Unifil, finito -pare- in un disastro diplomatico. Una fonte IDF dichiara:

abbiamo promesso di ritirarci entro Yom Kippur. Ma non è ancora chiaro di che anno.
C'è una buona notizia: Hezbollah sta comunque spostando i missili lontano dal confine.
Meno buona per i civili. La nuovaa destinazione dei missili è all'interno dei campi palestinesi densamente popolati a sud di Beirut e nella Bekaa dove libanesi e Unifil hanno deciso di non avere giurisdizione. E quindi di non avere titolo per proteggere i civili da una patente violazione delle Convenzioni di Ginevra: quella di privare i civili della protezioni, mescolandoli a bersagli militari.

Strano paese, il Libano. Ma ancora più strana la "missione di pace".
Nessuna azione contro l'esercito illegale, nessuna protezione dei civili.

Un altro appunto da segnare nel quadernetto per quando la guerra dovesse riesplodere e occorrerà cercare le responsabilità di qualcosa di molto peggio di Qana.

3 commenti:

Paolo Ortenzi ha detto...

Come volevasi dimostrare: a combattere il terrorismo (in Afghanistan ed Iraq) per certa parte politca non va bene, i "riportiamo i nostri ragazzi a casa" si sprecano.

In Libano ce li mandiamo, invece.

Ma a ben guardare il gioco e' lo stesso: li mandiamo a NON combattere il terrorismo Hizballah.

Ed Hizballah ci ringrazia perche' ora ha dei scudi umani migliori di prima per riarmarsi in santa pace: migliori perche' UNIFIL, questa missione inutile, e' disposta a sparare contro i nemici del terrorismo. Israele.

L'Eurabia e' senza speranza. Vive le banlieu!

Paolo Ortenzi ha detto...

http://www.debka.com/headline.php?hid=3366

Unita' cecene dell'esercito russo si installano a Sidone e forniscono alla Siria (ma non se ne dovevano andare?) ed a Hizballah mezzi per ottenere intelligence ad altissimo livello.

La passivita' di Israele sta erodendo rapidamente tutti i vantaggi acquisiti da questa durante lo scorso conflitto, e per chi abbia un minimo di memoria e di buonsenso, ribadisce la validita' del concetto di NON permettere, nemmeno all'ONU, di interferire nelle questioni che riguardano la propria sicurezza.

Non occorre andare in Medio Oriente per sapere che gli Israeliani hanno ragione: basta andare in Bosnia od in Kosovo.

Olmert e Halutz, che si tengono disperatamente aggrappati alle loro poltrone, vanno cacciati: hanno danneggiato e stanno tuttora danneggiando la sicurezza di Israele.

Purtroppo, Tony, ogni giorno che passa le tue speranze che l'ONU potesse agire efficacemente vengono deluse (illusioni non me ne ero mai fatte... conosco BENE i miei polli...), e gli errori di Olmert vengono amplificati.

Anonimo ha detto...

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scusa mio cattivo italiano
addio