Autobomba a Sidone (Libano)
Tra le notizie più trascurate dal media negli scorsi mesi c'è stata l'offensiva
di assassinii e attentati che ha colpito le forze della "primavera di beirut" in
seguito al ritiro siriano.
E che è stata strumentale all'espansione del controllo siriano (attraverso
hezbollah) di parti crescenti del territorio e della politica libanesi
Stamattina, quello che sembra essere un nuovo episodio della serie. Un'autobomba
a Sidone uccide due persone e ferisce un ufficiale dell'intelligence libanese,
impegnato sulle indagini relative all'omicidio Hariri.
Nelle letture retrospettive che sono state atte specialmente nelle prime fasi
della ultima guerra in Libano, si è accusata l'amministrazione americana di
dilettantismo, per aver sostenuto il movimento anti-siriano, senza però avere un
progetto su cosa dovesse riempire il vuoto politico lasciato dal ritiro delle
forze di Assad.
Il vuoto è stato, appunto, riempito da Hezbollah.
Tra gli scopi del robusto contingente UNIFIL che si schiera in queste ore, c'è
quello di riempire in modo diverso quel vuoto, o possibilmente un vuoto di forza
ancora più grande, che il disarmo totale o parzil<e di Hezbollah dovrebbe lasciare.
Le forze libanesi antisiriane sono in fermento e vedono l'occasione per
legalizzare il paese e ridurre il peso e il ricatto della milizia filosiriana.
Da parte sua, Hezbollah ha preannunciato vendetta verso chi non l'ha sostenuta
nello sforzo bellico, cioè esattamente le forze di cui sopra.
Il comportamento dell'ONU sarà essenziale per decidere come il wrestling
politico-militare libanese si concluderà. L'esperienza suggerirebbe che l'ONU
sceglierà la via di minore resistenza, e lascerà intensificare la morsa di
Hezbollah sul Libano.
Le speranze, i proclami, la posizione francese verso la Siria permettono anche
di sperare che le cose andranno in modo diverso.
2 commenti:
Non si sentiva di autobombe da mesi.
Credo che piu' che verso i Libanesi, che sanno benissimo con chi hanno a che fare, l'avvertimento sia rivolto a noi.
molto intiresno, grazie
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