Scintille a Cracovia
Un anno fa, in visita a Cracovia, non mi riuscii di trovare una sinagoga, reform o ortodossa dove passare shabbat. In giro per il ghetto trovai solo diversi musei, qualche vecchio americano in visita, qualche gift shop per turisti.
Ma nemmeno un ebreo residente e visibile, a parte le statuette intagliate nel legno.
Oggi a Cracovia prende servizio un nuovo rabbino, il primo ad occupare la sede dopo la Shoah. Pare che la comunità ufficiale conti 200 persone, ma forse 1000 sono gli ebrei halachici che nascono da famiglie che hanno scelto il marranesimo negli anni del comunismo (eh sì, anche il comunismo può essere antisemita. E in Urss, in Polonia e in Cecoslovacchia lo è stato con particolare impegno).
Auguri a Rav Avraham Flask, un israeliano nato in Russia. La prossima volta, Cracovia mi sembrerà meno spettrale.
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