La R. Ceka ha messo al bando la lega dei Giovani Comunisti
Tra tutti, per ragioni biografiche e ideali, credo di essere una delle ultime persone al mondo ad avere anche la più vaga simpatia per il movimento giovanile di uno dei più infami partiti comunisti che l'Europa Orientale abbia conosciuto.
Anzi, per essere più esatti, detesto il partito adulto da ogni punto di vista. Mi stanno immensamente sui coglioni. La prima reazione è stata quella di un dispiacere molto molto vago, più che altro perché le forze democratiche ceke avevano dato a chi non aveva nessun motivo di meritarla un aura di martirio politico (martirio che poi si ridurrà a un cambio di nome e un sacco di piagnistei).
Non penso che un paese che ha sopportato cinquant'anni di comunismo da parte di un partito ottuso come pochi altri, reazionario e antisemita, perda nulla della sua democraticità mettendo al bando un partito-stato di Quisling. Ma certo sono cose che andrebbero fatte nell'immediatezza, non quindici anni dopo, e non (chissà perché) contro il movimento giovanile.
Ma soprattutto, mantenere questi partiti (in particolare il Partito Comunista Ceko) liberi di agire politicamente all'aria aperta, era la nemesi più bella di chi aveva costruito uno stato-carcere. Nel paese di Vaclav Havel, la misura più palpabile di una immensa differenza di moralità politica.
Perché rinunciare al fiore all'occhiello di questo relitto indecente, libero di zampettare intoccato dentro il sistema democratico, a sua maggiore vergogna?
Perché? Perché il movimento giovanile dichiara di volere la rivoluzione socialista (in Repubblica Ceka e senza carri sovietici, c'è da morir dal ridere!) Con quali mezzi? E' un movimento violento? Eversivo? Pericoloso? Ho litigato parecchio su IPI e alla fine mi è nata la curiosità di dare un'occhiata alle loro posizioni e mi sono informato un po' meglio sulla faccenda.
Ho scoperto che il movimento giovanile è un gruppetto sparuto di imbecilli, ma al contrario del partito maggiore non dichiara di essere nostalgico del vecchio regime, precisa molto chiaramente che la rivoluzione che vuole non è violenta (che razza di rivoluzione sarà, boh) e che è sbagliato "quando anche un uomo solo soffre" (posizione irenista abbastanza risibile, ma non certo il manifesto di un partito violento ed eversivo).
Difendono la libertà di parola di personaggi grotteschi, ma non sono un partito pericoloso, né particolarmente offensivo. Li hanno messi al bando con delle scuse burocratiche ridicole (occupano lo spazio dei "veri" partiti). Insomma un assurdo totale, pienamente degno del paese di Kafka.
Si grida al maccartismo, ma secondo me c'entra poco. C'entra invece molto il fatto che si voglia spingere il partito maggiore a una svolta (incredibilmente, era stato dato al PC un ultimatum: 31 dicembre 2005). Gli si chiede di rinnegare il vecchio regime e diventare un partito di sinistra "normale", che sia possibile far rientrare nel gioco politico. Una conversione augurabile, che è avvenuta in tutti i paesi dell'Est. Ma che è difficile immaginare possa avvenire con un ordine esterno.
Il Partito Comunista di Boemia e Moravia è l'unico partito comunista che non ha cambiato nome 60 anni fa, ai tempi dell'instaurazione delle Repubbliche Popolari, perché è l'unico che non ha avuto bisogno di fare nessuna fusione con i resti di partiti socialisti, affettati e incarcerati con la "tattica del salame", ed è anche l'unico partito comunista che non ha cambiato nome nemmeno dopo. Un vero relitto storico.
Tra tutti i partiti comunisti, è l'unico ad essere andato al potere con regolari elezioni (le ultime libere), e anche uno dei peggiori: infame dal primo all'ultimo giorno del regime, antisemiti di merda, anti-glasnost... il peggio. Roba che manco Diliberto.
Beh, questo partito disgustoso, anche grazie alla conventio ad excludendum che impedisce a qualunque forza politica di toccarlo pena la morte elettorale e politica, sta ingrassando di tutti gli scontenti, costringendo gli altri partiti ad una grande coalizione innaturale, colpita dagli scandali più gravi e più ridicoli . E questo ingrassa il PC ancora di più, perché gli lascia rappresentare ormai l'opposizione a tutto e al contrario di tutto. Soprattutto, l'opposizione ad alcuni dei politici più balordamente corrotti dell'Europa dell' Est. Così il Partito Comunista di Boemia e Moravia è arrivato al 20%, un po' come Le Pen in Francia (almeno così si pensa che valga l'estrema destra francese secondo gli ultimi sondaggi). Una situazione senza via d'uscita.
L'ultimatum per la "svolta" (un'assurdità che solo in Cekia si può concepire) è scaduto.
Qualcuno (mi pare poca roba) raccoglie firme per mettere al bando il partitaccio, insieme ai movimenti fascisti e nazisti che sono già al bando.
Certo, liberare quell'iceberg di voti congelati e sbloccare il sistema farebbe gola a tanti. O imponendo la svolta (e probabilmente una spaccatura del PKBM) o vietandogli la partecipazione alle elezioni e incamerando gli elettori.
La Lega dei Giovani Comunisti probabilmente è stato il test.
Non piangerò su un Partito Comunista Ceko al bando. Non io. Non dirò "le vostre idee mi fanno schifo ma lotterò fino alla fine perché possiate esprimerle col vostro nome e simbolo". Tendo più al "cazzi vostri". Ma è una brutta e triste storia di ottusità e fallimenti, da ogni punto di vista.
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