17.1.06

Guadagnare cinque anni senza bomba

Sorridi, sei sul TBLOG
Il nucleare iraniano ha l'aspetto di un enigma insolubile. I suoi rischi sono abbastanza chiari. Il vero rompicapo è quale politica di contrasto adottare. E addirittura se sia possibile o sensato adottarne una. Il bombardamento risolutivo pare essere impossibile. Quello non risolutivo sarebbe un disastro politico. L'embargo a una potenza petrolifera impensabile (e se attuato inutile). Il resto è ridicolo.

Il primo indizio della direzione che le cose stanno prendendo, forse, è nascosto nel misterioso incidente aereo di qualche settimana fa, che ha ucciso alcuni alti papaveri dell'esercito iraniano, tra cui il Gen. Ahmad Kazemi e 10 ufficiali. Quello che pochi hanno detto è che Kazemi era il responsabile dello sviluppo del missile Shihab, progettato per trasportare testate fin nel cuore dell'Europa. Kazemi non è il primo scienziato missilista a trovare una fine prematura. Pochi anni fa anche il Col. Ali Mahmud Mimand, fu trovato senza vita al suo tavolo. Nessuno è mai riuscito a capire se sia stato colpito dal Mossad o se sia stato torturato e ucciso dalle guardie della rivoluzione per spionaggio a favore d'Israele. Entrambe le versioni hanno circolato.

L'unico modo di agire contro l'Iran è attraverso operazioni coperte di intelligence, dice Shabbetai Shoval, ex membro dell'intelligence israeliano in un'intervista al Jerusalem Post.
L'obiettivo? Non certo fermare la corsa dell'Iran al nucleare, cosa che anche Shoval considera ormai impossibile. Ma:

"guadagnare cinque anni di tempo, sperando che in questo arco di tempo l'attuale governo iraniano venga rovesciato"
Operazioni come l'abbattimento del jet iraniano, sabotaggi che rendano inagibili le centrali, rapimenti. Una improvvisa mortalità di scienziati, come accadde a quelli irakeni nel 1980. Sperando che il tempo aiuti. E sapendo che le operazioni coperte, come successe col programma irakeno, potranno solo rallentare, non fermare, la corsa alla bomba. E sperando che il 1981 non arrrivi troppo presto.

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La foto è di Robert Frank

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Nel post precedente hai detto che gli Usa e la Nato preparano un attacco,ora invece che l' attacco è impossibile ....

Tonibaruch ha detto...

Secondo quello che ho capito è impossibile. Ciò non toglie che qualcuno lasci intendere che si sta preparando.