12.3.05

Così Israele si sforza di salvare la sua anima e le sue vite»

A pagina 4 di Il Foglio del 2004-05-12, Emanuele Ottolenghi firma un articolo dal titolo «Così Israele si sforza di salvare la sua anima e le sue vite»

Il 12 aprile 1984 un commando palestinese s’impossessò di un bus israeliano. Forze israeliane attaccarono il veicolo per liberare i prigionieri, riuscendo nell’impresa e catturando due terroristi, che, usciti vivi dal conflitto a fuoco, giunsero in ospedale cadaveri. Le forze di sicurezza sostennero che due erano morti per le ferite subite, ma alcuni fotografi avevano immortalato la loro cattura in fotografie che mostravano i due illesi, ammanettati e portati via da agenti in borghese. Nel corso della polemica che ne seguì, si scoprì che i due erano stati uccisi a sangue freddo. Il procedimento penale fu interrotto nel ’86 dal perdono presidenziale, ma un altro caso d’abuso su un prigioniero

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1 commento:

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie