22.2.06

Toaff: la solidarietà della Morgantini

20 Febbraio 2007

Caro Direttore,

ritengo davvero preoccupante il clima da caccia alle streghe che si è dispiegato nei confronti di Ariel Toaff autore del libro Pasqua di Sangue. I ricatti e le accuse giunti all’autore da parte di gruppi e associazioni ma anche dal padre, lo hanno indotto a ritirarne la pubblicazione. Eppure, gli episodi descritti dalla sua ricerca su omicidi rituali avvenuti tra il XII e XVI secolo non venivano ascritti agli ebrei in generale ma solo a quasi inesistenti gruppi di ebrei askenaziti.



Non c’è niente di peggiore di questo fondamentalismo che non permette nessuna critica o persino verità storica.



Anche Hannah Arendt quando osò, nel suo scritto tradotto in Italia con “La banalità del male”, mettere in discussione il processo e la sentenza su il criminale nazista Eichmann, venne letteralmente assalita di insulti e accusata “di difendere la Gestapo e di calunniare le vittime ebraiche”. Gli amici la abbandonarono, l’ ostracismo arrivò da tutte le parti e lei restò ammutolita senza il coraggio di rispondere ma non ritirò il suo libro.



Del resto le stesse intimidazioni e ostracismi vengono fatti anche a chi, pur sostenendo lo Stato d’Israele, critica il mancato rispetto della legalità internazionale da parte dei diversi governi Israeliani con l’ occupazione militare dei territori palestinesi che dura ormai dal 67, la continua annessione territoriale con l’espansione delle colonie e la costruzione del muro. Ne sanno qualcosa persino quegli israeliani come Ilan Pappe o Nurit Peled che osano scrivere delle politiche coloniali e razziste praticate quotidianamente nei territori occupati.



Mi dispiace molto per Ariel Toaff che ha dovuto subire tanta umiliazione, mi auguro che tutti possano leggere la sua ricerca e gli storici saperne anche criticare i contenuti senza essere messi alla berlina da nessuno.



Cordiali saluti,



Luisa Morgantini

Vice Presidente del Parlamento Europeo

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