27.2.05

Delle libertà.

C'è a chi piace la montagna. C'è a chi piace schiumare in un sacco di plastica colorato, ammorsettarsi i piedi in un blocco di plastica e poi muoversi (si fa per dire), cioè ammorbarsi in una perenne ressa da sabato pomeriggio. Però trascinandosi un quarto di quintale di attrezzatura che sarebbe pericolosa anche da ferma. C'è gente che per arrivare a questa gioia è disposta a intubarsi sull'A4 e arrancare per ore sui tornanti. Bene, io l'ho fatto in su. E l'ho rifatto in giù. Li ho deposti là dove li aspetta tutto il meglio che il popolo sciatore possa pretendere.
Ho la coscienza a posto. E non solo la coscienza. Ha anche una mezza domenica pomeriggio. Ho questo.

Ho un serio bicchiere di Talisker in una mano e Raymond Aron nell'altra.
La pila di CD c'è. Allora direi che c'è tutto. Viva la libertà, formale e sostanziale.

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1 commento:

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu