29.11.05

Sepolti ma non rimpianti

Sorridi, sei sul TBLOG
Ritratto dei capi dei servizi di sicurezza palestinesi uccisi ad Amman. Da Haaretz. La loro morte a quando dice Haaretz porta un sospiro di sollievo nell resto della sicurezza palestinese. E' un fatto ben noto che gran parte degli scontri armati nei territori coinvolgono forze di sicurezza, autentici eserciti privati al servizio di capi di obbedienza ex arafatiana. La scomparsa di Moussa Arafar, e oggi di Bashir Nafeh, ripuliscono il terreno da alcuni contendenti che hanno reso impossibile ad Abu Mazen controllare l'autonomia palestinese.

L'articolo è da leggere, per avere un'idea delle forze che si fronteggiano nell'autonomia. E mentre il campo si sgombra, forse, si prepara la strada per Marwan Barghouti...


But the death of the two, who in recent years were considered close allies, caused a sigh of relief among most of the heads of the West Bank security services.

Nafeh and the apparatus that he headed - which American and British organizations generously supported, mainly with equipment - caused a serious headache both for Nasser Yousef, the Palestinian Authority interior minister who was appointed this year to command the Palestinian security forces, and for PA Chairman Mahmoud Abbas (Abu Mazen). It is a well-known fact in the West Bank that the vast majority of the incidents that create the chaotic security situation in the territories originate with the security forces themselves, and with the power struggles among their leaders. Nafeh played a significant role in this. His men, about 1,000 policemen in the West Bank, were involved this year in dozens of serious gunbattles with PSS policemen as well as members of other security forces. Policemen from both sides were killed and injured.

Tecnorati tags



Al-Quds Unita!

Sorridi, sei sul TBLOG
Qualcuno ha mai provato a chiedere agli arabi di Gerusalemme cosa pensano di un ritorno dell'ANP in città?

Il Jerusalem post l'ha fatto, nel 2002, e ha ricevuto risposte che per l'opinione pubblica europea potrebbero suonare sorprendenti:

-----------------------------------------


Dopo essersi consultato con diverse comunita' e vari capi clan nei quartieri arabi della citta', Hamdan ha convocato una riunione per sabato 21 dicembre cui hanno partecipato circa cinquanta persone. "Nessuno vuole tornare alla situazione pre-1967 - spiega Hamdan - Se i laburisti israeliani vogliono ritirarsi da tutti i luoghi dove ci sono degli arabi, allora perche' non lasciare anche Nazareth, il Negev e il 'Triangolo' dove vivono centinaia di migliaia di arabi israeliani? L'ideologia laburista - continua l'esponente di Gerusalemme est - e' razzista perche' di fatto dice agli elettori israeliani: sbarazziamoci degli arabi".
Hamdan, seriamente ferito l'anno scorso in un attentato a colpi d'arma da fuoco dopo che aveva criticato Arafat e l'Autorita' Palestinese con una serie di interviste alla stampa locale e internazionale, nega che i 200mila arabi di Gerusalemme vogliano restare sotto sovranita' israeliana soltanto per conservare i diritti previdenziali, sanitari, scolastici ecc. "Gli arabi a Gerusalemme pagano le tasse come ogni altro cittadino d'Israele - dice - e per questo hanno questi diritti. Nessuno ci fa dei favori dandoci sussidi di disoccupazione: sono soldi nostri. E poi la questione non e' solo economica. Sono convinto che la maggioranza di noi non ha nessuna fiducia nel governo corrotto e tirannico di Arafat.
------------------------------------------------------------------------------------------------

[si ringrazia il Blog di Barbara]

Tecnorati tags



Libertà di espressione

Sorridi, sei sul TBLOG
A Stoccolma, la locale moschea invita a sterminare gli ebrei, distribuendo cassette che invitano alla guerra genocida. Da Arutz Sheva

Tecnorati tags

28.11.05

Iraqi civilians body recount

Sorridi, sei sul TBLOG
Quanti sono davvero i caduti civili in Irak?

100.000? Pochi tra i grandi organi di stampa hanno preso sul serio lo studio di Lancet, condotto su un minuscolo campione, che è stato criticato da un po' da tutte le parti. 25.000? E' il numero di vittime civili della guerra che dava qualche settimana fa l'organizzazione Iraq Body Count.
(oggi sono 27-30.000). IRC dà numeri molto conservativi ed è probabile che sottorappresenti il totale dei caduti. Ma c'è un dato che pochi hanno cercato di analizzare: quanti sono davvero i caduti civili in questo cumulo di cadaveri? Per la propaganda antiguerra la risposta è semplice: sono tutti civili.

Se si esaminano proprio i dati di IBC con attenzione, però, una particolarità balza agli occhi: oltre l'81% dei "civili" caduti sono maschi adulti in età di combattere. Un'anomalia statistica singolare in un paese dove la demografia e la casualità avrebbero dovuto vedere solo un 18% di caduti con quelle caratteristiche sociodemografiche.

Sorridi, sei sul TBLOGLa conseguenza è ovvia. La stragrande maggioranza dei caduti dati come "civili" sono in realtà combattenti, uccisi in azione e non vittime collaterali. Una confusione normale in un teatro di guerra dove i ribelli combattono in abiti civili mescolati alla popolazione civile.

Attraverso alcune semplici elaborazioni statistiche Logic Times arriva così a calcolare che il vero costo in vittime civili della guerra in Irak potrebbe essere molto diverso dall cifre che circolano abitualmente. E cioè, partendo dalla stima di IRC e depurandola dei probabili combattenti: circa 3.600 vittime in tutta la guerra (incluse le iniziali "major combat operations" che hanno dato la stragrande maggioranza degli scontri e delle vittimi. E solo 950 civili uccisi durante i successivi due anni di occupazione.
Io non so se 1.000 sia il numero giusto, è probabile di no. Le cifre di IBC, d'altra parte non pretendono di essere esatte, solo di essere il numero minimo accertato. Non sono nemmeno uno statistico per verificare conti, che d'altra parte pretendono di dare solo un ordine di grandezza.

Quello che le cifre e gli indizi statistici mi sembrano dire con una certa chiarezza è che il conto delle vittime civili è stato gonfiato a dismisura, moltiplicato per diversi ordini di grandezza rispetto alla realtà, attraverso un uso di cifre ipotetiche e la confusione tra combattenti e civili. Con la distorsione e l'uso propagandistico di tutto, dal fosforo ai numeri, si vuole dare l'impressione di un vero e proprio macello indiscriminato, che la guerra irakena, invece, non appare essere. Se non nelle intenzioni di chi fa esplodere bombe al mercato.

Tecnorati tags



Caro Vanunu, cara Hamas...

Sorridi, sei sul TBLOG


Vanunu perde la causa contro Yediot Aharonot, che lo aveva accusato in
un articolo di avere passato istruzioni per la preparazione di una bomba
ad ufficiali di Hamas.

Vanunu ha dovuto ammmettere di essere stato effettivamente in
corrispondenza con Hamas, mentre si troovava in carcere, e ha dovuto
pagare le spese legali della causa per diffamazione che aveva intentato.
Tecnorati tags


Il padre segreto di Sharon

Sorridi, sei sul TBLOG

Sulla scena politica israeliana fanno irruzione le idee di Yashayahu Leibowitz. Le idee che hanno portato al ritiro unilaterale e all'apertura di una prospettiva di pace imprevedibile pochi mesi fa. Sono le idee del nuovo centro israeliano.

Assolutamente da leggere, da quella meraviglia di periodico che è Zeek, "The second coming of Yeshayahu Leibowitz", sulla nuova attualità del grande pensatore radicale, scienziato ed ebreo ortodosso che guastò a tutti la festa del 1967, annunciando nell'immediatezza della vittoria che l'occupazione dei territori sarebbe stata la rovina morale, ebraica e democratica di Israele.

Sono passati dieci anni dalla sua morte. E' stato detestato in vita da religiosi, a cui contestava l'idolatria dell'assegnare valore religioso ai confini dello stato. E stato vilipeso dalla destra alle cui smanie annessioniste contrapponeva dichiarazioni incendiarie sulla degradazione morale dell'esercito israeliano, invitando apertamentei i giovani a non accettare la chiamata alle armi. E' stato attivamente detestato dalla sinistra, di cui contestava l'approccio "land for peace", sulla base della convinzione che nessuna vera trattativa sarebbe stata possibile tra signori e sudditi. E che, quindi, qualunque colloquio di pace senza un ritiro preventivo, unilaterale e senza condizioni, sarebbe stato una commedia di falsità e inganni. Fu proprio il governo Rabin a schierarsi contro la consegna del Premio Israele a Leibowitz nel 1993.

Inviso a tutti, Leibowitz è però inaspettatamente tornato. C'è molto di suo nella nuova politica israeliana che sta trionfando, sconquassando gli schieramenti tradizionali.

C'è la convinzione, tradizionalmente di destra, che la pace sia uno scenario remoto. Che "land for peace", cioè la negoziazione del ritiro, sia una strada sbagliata e senza uscita. Ma anche la certezza, di sinistra, che la sicurezza di Israele non dipenda dai confini ampi. E anzi che i maggiori pericoli possano venire da chi sta dentro quei confini.

Il risultato di questo apparentemente illogico e inconciliabile sistema di pensieri è il ritiro unilaterale. Che proprio in quanto unilaterale può aprire, forse, una strada verso la pace, che qualunque altro approccio chiuderebbe. E' una strada stretta e improbabile. Ma l'unica possibile. Ed una strada che, anche se non dovesse portare alla pace, cosa per cui occorre la cooperazione della controparte, quantomeno assicura la salvezza morale, democratica ed ebraica di Israele. Su questa strada ha deciso di incamminarsi Ariel Sharon, in compagnia della maggior parte dell'elettorato israeliano.

Forse è presto per annunciare l'arrivo dell'era messianica. Ma l'era leibowitziana, quella sì, è sicuramente cominciata.

Tecnorati tags


27.11.05

Il furto delle case di Gaza

Sorridi, sei sul TBLOGE' ufficiale. Gli insediamenti di Gush Katif, le cui villette sono state demolite per dare spazio all'edilizia popolare di cui l'ANP sosteneva di avere urgente bisogno, si sono invece trasformati in campi di addestramento per terroristi.

Chi lo dice? L'anp, ripresa da IMRA

Tanti saluti ai senzatetto palestinesi, che abbisognavano di occupare urgentemente le case. Case così grandi da imporre la distruzione delle vecchie, insufficienti allo scopo. E questo, dopo che anche i disoccupati palestinesi sono stati mazziati dalla distruzione delle serre acquistate per loro da un gruppo di filantropi ebrei-americani.

Non sento levarsi l'alta voce dei filopalestinesi.

Tecnorati tags



25.11.05

Sharon vola, Likud a pezzi

Sorridi, sei sul TBLOG

Pare che Sharon e il suo nuovo partito "Kadimah" stiano facendo saltare il banco delle prossime elezioni.

Non solo i sondaggi lo danno in testa, con il seguito della maggioranza degli elettori ex-likud ed ex-shinui, ma il rinnovamento prodotto dal nuovo soggetto politico ha invertito la tendenza di allontanamento dal voto degli elettori. Molti di quelli che non votavano più torneranno a votare, e sosterranno Sharon.



Tra le mosse non solo azzeccate, ma importanti per il futuro e l'unita d'Israele, c'è l'intenzione di avere nel nuovo partito importanti leader arabi israeliani. A cui, pare, Sharon stia promettendo un posto nel prossimo governo.

Israele affronta le prossime elezioni in una situazione vincente, in cui le premesse sono di unità e grandi novità, mentre oltre la linea verde, pur in una situazione non rosea, esiste per la prima volta un leader che sembra preoccupato di costituire uno stato palestinese, non di distruggere quello israeliano. Che si possa, finalmente, sperare?

Tecnorati tags

24.11.05

E se in Irak stesse andando bene?

Sorridi, sei sul TBLOG

Mentre i media europei e americani fanno a cara a dipingere le situazione
irakena come un disastro senza uscita, gli irakeni non sembrano pensarla
così. Per il 47% l'Irak si sta muovendo nella giusta direzione (contro il 37% che la pensa diversamente). E ancora più rosee sono le previsioni per il futuro. Cresce il reddito, crescono le automobili per le strade (entrambi già ampiamente oltre l'era-saddam) crescono i media indipendenti, gli utenti internet...

La stragrande maggioranza degli ufficiali USA è convinta che sarà possibile
instaurare una democrazia funzionante in Irak, i veterani allungano la ferma
oltre le aspettative. Insomma, se è un disastro, ce ne sono di peggiori. Almeno per chi crede ai sondaggi.


Tecnorati tags



23.11.05

Diliberto non è solo

Sorridi, sei sul TBLOG

Hizbullah. Non c'è solo Diliberto tra le sponde italiane di questo infame partito terrorista e razzista. Da leggere questo articolo del Manifesto, in cui l'aggressione illegale ad uno stato straniero, Israele, da parte di Hezbollah viene passata come un trionfale bollettino di guerra del "movimento di resistenza islamica" (così viene definito).

Nel corso dell'operazione, Hizbullah ha bombardato il villaggio di Keriat Shemona, all'interno del confine internazionalmente riconosciuto di Israele, all'interno della linea del 1967. E come dà la notizia Il Manifesto? Lo definisce "insediamento" (dunque nel linguaggio dello straccio® un bersaglio legittimo, su territorio occupato). Complimenti vivissimi. Della serie, a volte anche Riccardo Pacifici ha ragione.

Tecnorati tags




22.11.05

Yoffie picchia duro sulla destra religiosa

Il Rabbino Eric Yoffie, presidente dei reform americani lancia un
durissimo attacco alla destra religiosa
(evangelica, ma anche di tutte
le altre religioni) nel discorso alla convention annuale del movimento.
"Zeloti che pretendono il monopolio di D-o" "che se pretendono che tu
non sia una persona degna se non frequenti la loro chiesa" e che
promuovono politiche contro gli omossessuali, come fece Adolf Hitler.

Tecnorati tags


"Un partito perfettamente normale"

Sorridi, sei sul TBLOG
Da Yediot Aharonot. Ecco le immagini dell'attacco di mortai e katiuscia lanciato oggi alle 15 da Hizbullah contro il nord della Galilea. Attacco oltre il confine internazionale ed indiscusso di uno stato sovrano.

Attacco che ha lasciato sul terreno 12 feriti, tra civili e militari di Tzahal.

Attacco di quel letame terrorista, razzista, antisemita e guerrafondaio che per Oliviero Diliberto è un "partito perfettamente legale"

Tecnorati tags



21.11.05

A Gaza continua l'anarchia

Da Arutz Sheva: Un diciassettenne ucciso durante gli scontri per il possesso delle terre
di Gush Katif. Assalto a una stazione di polizia. Bande armate in libera
circolazione. Spari in aria durante il funerale, in violazione
dell'accordo che imponeva di non portare più armi in pubblico


Tecnorati tags


16.11.05

Strage di Amman, trovato il colpevole

La strage di Amman è stata soprattutto una strage di palestinesi,
un'intera famiglia di 17 persone è stata uccisa mentre celebrava un
matrimonio. La settimana scorsa ho letto su Debka un articolo ripreso
dalla stampa palestinese che ipotizzava un mutamento di atteggiamento
palestinese verso il terrorismo kamikaze, ora che per la prima volta ne
erano stati colpiti così duramente. Mi sono perso l'url, purtroppo.

Oggi invece, su yediot aharonot, pare che la maggior dell'opinione
pubblica abbia già trovato il responsabile dell'attacco kamikaze: Israele

Tecnorati tags





Il Caso è chiuso?

Sorridi, sei sul TBLOG

Da oggi la bufala di Rainews è
autocertificata.




Dai reportage e dai lanci sparisce ogni traccia di:

-uso di armi chimiche e WMD

-bombardamenti indiscriminati di incendiari dal cielo

-vaste stragi di civili causati dalle ricadute tossiche del Fosforo Bianco.

Secondo loro, il fatto che un ufficiale USA "confermi" l'uso di proiettili di artiglieria al fosforo contro gli insorgenti dovrebbe essere una conferma alle loro tesi.
Peccato che il fatto che le armi al fosforo fossero legittimissimi proiettili di artiglieria (fumogeni), contro combattenti, e non bombe incendiarie lanciate dal cielo su aree abitate da civili (crimine di guerra) sia proprio ciò che ha smentito il loro reportage taroccato.

La notizia è semmai un'altra. Quello che fino a ieri erano teorie documentate di blogger, vengono oggi confermate da un grande esperto militare: John Pike, di globalsecurity.org.



Come si usa il proiettile al fosforo bianco:


"Fa uscire il nemico dai nascondigli. È usato per questo. In gergo si
dice shake and bake, scuoti e cuoci. È una tecnica di battaglia: a
Falluja l'hanno usato per stanare i guerriglieri, l'hanno scritto anche
sulla rivista di artiglieria Field Artillery nella primavera di
quest'anno".

E poi che succede al "nemico" quando è cotto e stanato?

"Viene ucciso con altre armi. Ma non è il fosforo bianco a uccidere. Chi parla
del fosforo bianco come di un'arma di distruzioni di massa non sa quel
che dice".
Ma non è possibile che a "cuocere" fino alla morte siano stati anche dei civili?
"Non possiamo escludere che ci fossero civili in città. Non possiamo escludere
che i proiettili al fosforo bianco siano finiti vicino a dei civili. Ma ripeto,
tenendo conto delle caratteristiche di questa arma incendiaria non credo si possa

parlare di strage"
.

I media americani non hanno mai parlato del fosforo bianco usato a Falluja. Eppure alcuni sono molto critici sul modo in cui Bush conduce la guerra in Iraq.
"I media americani non parlano di molte cose, non è per questo che si deve ritenere sloppy il documentario Rai".
Lei lo ritiene sloppy, approssimativo?
"Sì. Le immagini di quei cadaveri non dimostrano nulla. Anzi: dimostrano che
quelle persone non sono state uccise dal fosforo bianco
".


E LA NUBE TOSSICA E ASSASSINA?



Ho anche voluto verificare quale fondamento avesse l'idea di una nube acida e assassina, prodotta dalla combustione del fosforo. Un'idea che si andava spargedo su Usenet.

Wellington aveva già mostrato il manuale Nato, nel quale i fumi del fosforo vengono definiti mediamente irritanti a medie concentrazioni e innocui in concentrazione da campo.

Per essere più tranquillo, mi sono registrato su emedicine e ho scoperto quali sono:



 VERI DANNI DEL WHITE PHOSPHORUS SECONDO EMEDICINE
1) I danni sono prodotti principalmente dal calore*
---------------------------------------------------------------------
Da emedicine http://www.emedicine.com/plastic/topic492.htm
Tissue injury from exposure to white phosphorous appears to be caused 
primarily by heat production, rather than by liberation of inorganic
acids or cellular dehydration by hygroscopic phosphorous pentoside. The
ultimate result of this thermal injury is often a painful partial or
full-thickness burn.
-----------------------------------------------------------------------


2) le ferite chimiche, rare, si verificano non per dispersione di gas ma
per contatto diretto del fosforo incendiato con la pelle
-------------------------------------------------------------------
http://www.emedicine.com/derm/topic777.htm<>

When actively burning white phosphorous contacts the skin, a painful,
necrotic,
yellow, chemical burn with a garliclike odor results. Using
water may eliminate the
oxidation of the phosphorus, but the oxidation
process continues once the white
phosphorus contacts the skin. In
addition, white phosphorus is extremely lipid
soluble and readily
penetrates the dermal layers. As skin penetration progresses,
white
phosphorus continues to be oxidized until it is removed by debridement or
consumed by oxidation.
---------------------------------------------------------------------

Insomma, era una bufala pure questa.
A questo punto, il caso dovrebbe essere ufficialmente chiuso

----------------------------------------------------------------------------------------------------------


Riassunto delle puntate precedenti:
Non erano armi chimiche, non erano proibite, non è stato un
bombardamento indiscriminato, il filmato è taroccato:

http://wellington.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=723965
http://tonibaruch.blogspot.com/2005/11/falluja-e-il-fosforo-bianco.html
http://herakleitos.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=730471

In particolare erano fumogeni, non incendiari
http://tonibaruch.blogspot.com/2005/11/smoke-on-falluja.html
http://wellington.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=725476


Il fosforo non lascia intatti i vestiti e i cadaveri ripresi, probabilmente sono "normali" cadaveri rimasti esposti per qualche settimana e ripresi chissà dove.
http://dailyablution.blogs.com/the_daily_ablution/2005/11/ablution_exclus.html


Tecnorati tags



14.11.05

Cortina fumogena e retromarcia di Rainews24

Dal sito di rainews24:
Iraq. Fosforo bianco su obiettivi umani a Falluja, conferme da una rivista dell'esercito Usa

Cominciano a correggere il tiro.
Rainews innesta una veloce retromarcia e tenta di alzare una cortina fumogena dietro cui ritirarsi, senza peraltro correggere le marchiane inesattezze del proprio documentario. Pian piano si glissa sulle armi chimiche e le WMD e i bombardamenti incendiari indiscriminati improvvidamente dati per certi nel servizio. E si inizia a parlare di quello che si sapeva anche prima dello "scoop": cioè che esistono proiettili di artiglieria fumogeni al fosforo bianco. Che, ovviamente, come tutti i proiettili di artiglieria si lanciano contro "obiettivi umani".

Peccato che Rainews spari nell'occasione anche nuove affermazioni inesatte, come quella secondo cui "gli usa non hanno mai ammesso di aver usato fosforo bianco contro obiettivi umani".

E questo proprio mentre si cita anche una rivista di fanteria del 2003. Patetico.


Tecnorati tags


Tutto quello che volete sapere sul servizio di Rainews24

Nell'ultimo, eccellente, analitico, omnicomprensivo post di Herakleitos.
Prendetevi dieci minuti, ne vale la pena.

Kwywords: falluja, fosforo, rainews24

12.11.05

Rainews interrogata non rispose



Ho segnalato a Rainews 24 i diversi errori che appaiono evidenti nel loro servizio. Così hanno fatto Luca Morandini, Raffaele Castagno. Cioè, almeno tre persone di cui so hanno spedito almeno un messaggio, e in certi casi di più, in giorni diversi. Non è difficile immaginare che le voci critiche siano parecchie.


Ho corredato il messaggio con link non solo al mio umile bloggettino, ma anche a quello di wellington , di eraklitos , dell'esperto inglese che ha messo a nudo la bufala nella bufala , cioè il fosforo bianco che (secondo ranucci) non dovrebbe bruciare i vestiti. Documenti, fatti, interviste che smentiscono inequivocabilmente le pressapochistiche affermazioni del servizio.

Ovviamente non mi hanno risposto. Che intendano rettificare? No, ovviamente. Nemmeno me l'aspettavo. Ma mi aspettavo quantomeno che qualche messaggio critico, magari non necessariamente i miei, apparisse nella pagina dei commenti, dove vengono pubblicate slavine di ululati di delirante sostegno. E solo quelli. No, leggete la selezione che pubblicano , pensate bene che è una SELEZIONE...

C'è da ammazzarsi dal ridere... Roba che neanche l'ufficio stampa di Kim Il sung arriverebbe a tanto.

Questa è la gente che cerca la verità. Che schifo, però... Che tristezza.

Per saperne di più, ecco quello che la redazione di rainews24 non vuole che si sappia del suo servizio


Non erano armi chimiche, non erano proibite, non è stato un bombardamento indiscriminato, il filmato è taroccato:
http://wellington.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=723965
http://tonibaruch.blogspot.com/2005/11/falluja-e-il-fosforo-bianco.html
http://herakleitos.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=730471


In particolare erano fumogeni, non incendiari
http://tonibaruch.blogspot.com/2005/11/smoke-on-falluja.html
http://wellington.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=725476

Il fosforo non lascia intatti i vestiti e i cadaveri ripresi, probabilmente sono "normali" cadaveri rimasti esposti per qualche settimana e ripresi chissà dove.
http://dailyablution.blogs.com/the_daily_ablution/2005/11/ablution_exclus.html


Tecnorati tags


11.11.05

Aspettando che passi




Secondo Arutz Sheva gli attacchi alle comunità ebraiche francesi ci sono stati in tutto il paese. Ma non se ne parla, o se ne parla il meno possibile, probabilmente per non fare scattare l'effetto emulazione.

"Walter H," who lives inFrance, stated that the violence against Jews has been country-wide. "In Lyon, a car was rammed into a synagogue and set on fire. In Montpellier,the Jewish religious center was firebombed [as] were synagogues in Strasbourgand Marseilles [and] a Jewish school in Creteil," he wrote in an e-mail.

He also related that a Jewish sports club in Toulouse was attacked with
Molotov cocktails and that vandals painted the words "Dirty Jew" on a
statute of Alfred Dreyfus in Paris. He added, "15 men beat up members of a Jewish football team with sticks" in Bondy.

10.11.05

Una strana traduzione


Strana faccenda. Oggi HaAretz pubblica la notizia della strage terrorista che ha colpito Amman, con una singolare nota. Gli israeliani sarebbero stati evacuati dalla sicurezza giordana il giorno prima.
Uhm. Nel giro di poche ore la notizia sarà smentita.

Ma (come stupirsene?) su it.politica.internazionale arriva il copiaincolla di Pomero, preso da un comunicato di centomovimenti.
Titolo: Strage in Giordania. Gli israeliani evacuati prima dell'attacco.

Certo, è un'innocente traduzione del pezzo (smentito) di Ha-Aretz. Ma, un momento...
Se per un giornale israeliano è normale segnalare che gli israeliani sono tutti al sicuro, perché la stessa notizia dovrebbe interessare gli amici di centomovimenti? Perché la smentita viene ignorata? Perché la notizia rimbalza negli stessi termini dai comunicati di effedieffe (bleah, che schifo, il link non lo metto) e, ahimé, continua ad apparire sul dito de La Repubblica? Se una strage a Tunisi viene riportata da Le Monde con la segnalazione che i francesi sono tutti sani salvi, anzi no non è vero, forse qualcuno in Italia darebbe la notizia comunicando la fortunata sorte degli amici transalpini? O non si preoccuperebbe piuttosto della situazione degli italiani?

Mah. Che strano modo di dare una notizia.
Fortuna che il vecchio Pomero, ci fornisce la chiave di lettura, con la sua laconica chiosa alla velina di centomovimenti.

"il mossad di MMAX funziona". Ebbravo Pomero, vecchio glassato.

Tecnorati tags



Zap! Al Labour arriva Peretz!


L'elezione a sorpresa dei Amir Peretz a segretario è forse la migliore cosa che il Labour potesse augurarsi. Non perché è un sindacalista. Non perché è più "de sinistra" di Peres. Non perché non è Shimon Peres, l'eterno sconfitto di ogni elezione israeliana.
No. Perché Amir Peretz è un immigrato marocchino che è arrivato da profugo spossessato e si è fatto il mazzo fino a diventare parte dell'establishment come capo di Histadrut, il potente sindacato-stato. Quella di Peretz è una storia come quella di molti altri in Israele.
Ma una di quelle storie che da tempo il Labour, vecchio, conservatore e ashkenazita, non era più in grado di intercettare. E' dagli anni dello "sfondamento" di Begin che i deboli e i poveri, i nuovi immigrati, votano Likud e Shas. Ed è a quelle storie, a quelle vite dure e difficili che il nuovo segretario del Labour sarà capace di parlare come nessun leader della sinistra faceva più da tempo. Non credete a chi dice che Amir Peretz sta spostando a sinistra il partito. E' tra gli elettori di destra che il Labour sta per trovare il suo nuovo spazio.



Tecnorati tags



Smoke on Falluja

Per dirla in breve, è rimasto ben poco dell'inchiesta di Rainews24 su Falluja.

Esaminando il filmato, Wellington ipotizza in modo abbastanza convincente che le esplosioni mostrate dal filmato, cioè queste.

Non sono esplosioni di fosforo incendiario. Che sarebbero queste.

Ma esplosioni di munizioni fumogene. Queste.

L'oggetto che le causa è un proiettile caricato a cluster di feltro di circa 9cm impregnati di WP, che si spargono su un'area estesa e producono molto fumo. Ecco la pagina da Globalsecurity che descrive questo tipo di munizionamente. Se i cluster colpiscono possono produrre delle ustioni, ma difficilmente la morte. La cortina fumogena ad alta concentrazione può essere irritante per naso e gola. Ma non è letale. E' possibile che gli USA li abbiano utilizzati per scacciare guerriglieri da edicifici e aree ristrette. Ma è possibile definire questo un bombardamento incendiario indiscriminato? Wellington sintetizza così Q&A dello "scoop".

Le quattro affermazioni del servizio di Rainews24. E le risposte.

1) Gli USA a Falluja hanno usato "armi chimiche proibite".
Il WP non è arma chimica, non è proibita. E' usato come fumogeno o illuminante da tutti gli eserciti del mondo.

2) Un elicottero in almeno un'occasione ha sganciato su Falluja WP incendiando indiscriminatamente una vasta area.
Non era un elicottero, ma un proiettile di artiglieria che stendeva una normalissima cortina fumogena.

3) Ex-militari USA hanno sentito per radio che era stato usato il WP e che hanno visto cadaveri di civili uccisi.
Il WP è stato usato, ma alla luce dei dati tecnici sul proietto M825 è improbabile che quei civili siano stati bruciati dal WP. Rainews24 poi non parla di danni da submunizioni inesplose sul terreno, che a quanto pare sono l'unico rischio collaterale concreto nell'uso di tali proietti d'artiglieria.

4) che ci sono le foto, mostrate anche nel reportage, di civili uccisi.
Le foto di cadaveri non dimostrano molto. Non sappiamo dove le foto siano state prese,nella maggior parte dei casi non si sa se si tratti di combattenti o civili, da cosa siano stati uccisi. E, nel caso che siano civili e siano stati uccisi lì, non è possibile stabilire se si tratti di bombardamento indiscriminato come sostiene Rainews oppure di un maledetto effetto collatetale di un "normale" bombardamento su obiettivi militari.

Il commento finale di wellington: Come ho detto io personalmente non ho mai dubitato che in guerra muoiano anche innocenti, che si commettano comunque dei crimini, che si menta. Più in generale abbiamo moltissimo da criticare sull'operato degli USA in Iraq. Ma tutto ciò non trasforma una cortina fumogena in una nube di gas asfissiante, non trasforma qualunque cadavere in un civile massacrato, non trasforma qualunque violazione delle legge militare in una indiscriminata campagna di sterminio. Se Rainews24 vuole fare del giornalismo-rivelazione sui crimini di guerra alla Mai Lai deve mettere da parte i trucchetti taglia e cuci e portarci più roba dimostrabile.


Tecnorati tags



8.11.05

Falluja e il fosforo bianco

Lo scoop (presunto?) di Rainews24 sui bombardamenti di Falluja al fosforo bianco mi ha disturbato non poco. Per quanto io non sia più convinto come ero della necessità di quella guerra, per quanto non abbia enormi illusioni sull' approccio umanitario dell'esercito USA e sia convinto che per minimizzare le proprie perdite l'esercito americano sia capace come tutti anche di atrocità, non prendo volontieri e senza controprove l'idea che un'intera città sia stata arsa con i civili dentro, utilizzado armi che vengono descritte come WMD.
Poche illusioni è un conto. Ma che l'esercito di una potenza democratica utilizzi tecniche che lo mettono al livello russo o siriano mi turba.

La mancanza di conferme da parte della grande stampa tiene ancora la porta aperta sulla possibilità che ci si trovi di fronte all'ennesima bufala, o quantomeno ad una forte drammatizzazione propagandistica di quanto è realmente avvenuto in quella che è stata comunque una battaglia sanguinosa.

Con questa ipotesi di studio ho cominciato a far un po' di pulci per siti e per blog alla impressionante inchiesta di Rainews24, cercando di distinguere la propaganda dai fatti. Scartando le prese di posizione a prescindere, ecco quello che ho trovato:


Flashback:

Dal blog di wellington un vecchio articolo che racconta le due battaglie di Falluja sulla base delle analisi della Rivista Italiana di Difesa.
Sintesi: la prima è stata una sconfitta tattica. Condotta con forze troppo esigue ha portato Al-Zarkawi a poter riprendere il controllo della città, trasformandola in un inferno fortificato di trappole esplosive e di camere di tortura. Il terrore islamista più il terrore di una seconda battaglia imminente hanno portato all'esodo della popolazione civile (e probabilmente dello stesso Al-Zarkawi) attraverso i corridoi che gli americani hanno lasciato aperti proprio allo scopo di evacuare la città.

Al momento della seconda battaglia, a difendere Falluja restavano i 3000 miliziani più militanti dell'esercito di Al-Zarkawi, più un certo numero di civili-ostaggio che per le più diverse ragioni non avevano potuto o voluto evacuare da Falluja. Il secondo attacco si svolge con un nuovo schema, studiato nei campi di addestramento israeliani finalizzato a minimizzare le perdite civili, e che si articola in un accerchiamento della città e in rapide incursioni all'interno finalizzate al controllo e alla distruzione degli obiettivi, più che al controllo vero e proprio del territorio. Dall'articolo di Wellington:

A Falluja gli Americani utilizzarono tattiche simili a quelle Israeliane. Circondarono la città con forze preponderanti e avanzarono lentamente combattendo casa per casa, ovunque si presentasse una forma di resistenza, utilizzando al minimo il supporto aereo e d'artigleria. Durante il primo giorno di combattimenti per furono sganciate solo quattro bombe da 227 Kg (la misura più piccola esistente). Per quanto si sia fatto molto rumore riguardo i "danni collaterali" provocati dagli USA a Falluja (si è parlato di bombardamenti a a tappeto, di interi isolati rasi al suolo) la documentazione fotografica mostra danni minori più o meno a tutti gli edifici (indizio certo di combattimenti con armi leggere) e singoli edifici distrutti qua e là (indizio invece di fuoco di supporto molto preciso).
E come gli Israeliani anche gli Americani hanno tollerato perdite superiori rispetto a quante ce ne si aspetterebbe in un combattimento di tali proporzioni: 476 tra morti e feriti, circa l'8% della forza d'assalto. E tutto ciò contro un nemico niente affatto professionale, per quanto ben trincerato.


Il risultato, come in altre battaglie di questo tipo è una vittoria tattica: la città viene conquistata con il minimo di perdite civili. Ma anche una mezza sconfitta strategica. L'impressione che rimane è quella di un mancato controllo della città e le vittime vengono in ogni caso utilizzate dai media per raccontare un massacro (do you remember Jenin?). Sempre dell'articolo di Wellington:

La guerra, è risaputo, funziona in base a una logica paradossale, e il paradosso che si è venuto a creare qui è che la parte che accetta di correre maggiori rischi per limitare i danni passa, a dispetto di ogni evidenza, per massacratice. Mentre la parte che se frega dei "danni collaterali" non esitando a trasformare città piene di non combattenti in roccaforti, passa per martire e ne raccoglie tutti i frutti propagandistici.


L'inchiesta sul bombardamento al fosforo:

Questa è l'inchiesta di Rainews24 E' un inchiesta molto pesante che accusa gli USA di aver prodotto un vero e proprio massacro utilizzando il fosforo bianco (Willy Pete), una sostanza ammessa solo per la fabbricazione di illuminanti e fumogeni, ma che se utilizzata per ordigni incendiari sarebbe secondo Rainews qualificabile come un'arma chimica. L'accusa è particolarmente insidiosa: gli USA avrebbero utilizzato una delle famigerate WMD mai trovate in Irak nelle quantità necessarie a giustificare una guerra. L'inchiesta utilizza interviste a soldati americani che raccontano dei bombardamenti, documentazione fotografica (sequenze di cadaveri bruciati e foto di presunti bombardamenti al fosforo)


Inchiesta sull'inchiesta:

I migliori post che ho trovato sono sul blog di Wellington e su quello di Herakleitos . Li ho integrati con le osservazioni che Michele Armellini e Luca Morandini (che ringrazio ancora) mi hanno inviato su it.cultura.militare dopo la lettura di questo articolo.


Questi i principali e punti critici del filmato:

1) Le armi a base di WP, di cui è proibito lo sgancio da velivoli, se usate a scopo incendiario (non illuminante o fumogeno), nelle zone con alte concentrazioni di civili non è però classificabile come un "arma chimica".
Vedi qui per la regolamentazione.




2) Le immagini delle "vittime civili" di Falluja sono terribili, ma quando il nemico (terrorista) non combatte in divisa, come si distingue un civile da uno che non lo è? Tra le testimonianze citate da RAInews c'è anche quella di bambini di dieci anni combattenti con mitra. Ma nelle foto dei cadaveri ci sono anche corpi con il rosario islamico in mano: difficile dire che si tratti di guerriglieri.



3) la "pioggia di sostanza incendiarie di vario colore" non è documentata da immagini visive. C'è l'immagine del lancio di una sostanza bianca da elicotteri, ma è impossibile stabilire se sia stato usato su un'area circoscritta o a pioggia. Dal modo d'uso l'impressione di wellington è che sia usato come "flare" per ingannare le difese antielicottero.


4) Il cecchino che dichiara di aver sparato sui civili dichiara anche di averlo fatto in stato di panico, non su ordini ricevuti.

5) Jeff Englehart, dice di aver sentito alla radio che si usava del fosforo bianco, ma non precisa se sia stato usato come incendiario, come luminoso o come fumogeno.Una testimonianza non oculare non permette in ogni caso di stabilire che l'uso sia stato indiscriminato e su interi quartieri.

6) Il Pentagono sostiene che "a Falluja non sono state usate munizioni incendiarie MK77". E' credibile che non sia stato tirato su civili, ma lo è anche che siano stati coinvolti molti civili (vedi foto dei morti bruciati con il rosario in mano)

7) Il filmato mostra l'uccisione di due "civili" da un elicottero, ma non mostra (cosa che è stata mostrata da Mentana quando ha mandato in onda la versione integrale tempo fa) che i "civili" stavano sparando con i mitra verso l'elicottero. Almeno in questo caso, è certo che il filmato è stato editato da Rainews per far apparire civili quelli che erano combattenti.

8) Le foto di Falluja continuano a mostrare che la città non è stata distrutta e che non sono stati incendiati interi quartieri. Se così è l'uso di incendiario non è stato indiscriminato, ma specifico, su obiettivi militari.

9) Il documentario è pieno di assurdità tecniche, come il fatto che i bersagli siano stati illuminati da "traccianti" (che non illuminano nulla tranne sé stessi) o che i corpi siano bruciati ma i vestiti no.

10) La frase conclusiva di Engleheart è stata grossolanamente distorta nella traduzione del documentario.
"a mass of killings of arabs... it looked like, it looked like just a mass of killings" viene tradotta con "è stato un genocidio, è stato bombardato tutto il bombardabile: non è
stata una guerra, è stato un omicidio di massa"

11) L'immagine da satellite è stata scurita a bella posta nel servizio. Perchè, se lo scopo era quello di mostrare quello che è successo a Falluja?

Conclusione

L'impressione soggettiva è che del marcio ci sia e che civili siano stati coinvolti nella battaglia e siano caduti insieme ai guerriglieri contro cui l'esercito USA stava combattendo. Il fosforo è stato usato, come del resto lo stesso esercito USA ha più volte dichiarato. Rimane per ora impossibile stabilire se sia stato usato indiscriminatamente su obiettivi civili con funzione d'incendiario (uso proibito, anche se da convenzioni che gli USA non hanno firmato), oppure limitatamente, su obiettivi militari con funzione di illuminante e fumogeno (uso consentito) coinvolgendo civili solo nella triste ruolo ormai noto come vittime collaterali. Il filmato di Rainews usa tutti i mezzi e tutti gli artifici tecnici per suggerire l'ipotesi peggiore, ma non porta alcuna documentazione definitiva. Le dichiarazioni del Pentagono, alla luce del numero di civili che è stato comunque e sicuramente coinvolto, sono anch'esse impossibili da prendere a scatola chiusa. Ci sono abbastanza indizi e sospetti per chiedere una seria e indipendente commissione di inchiesta su Falluja.

Per quanto riguarda il filmato in sé, come già detto, pur mostrando orrori incontrovertibili come sono sempre dei cadaveri carbonizzati, anche di bambini, suggerisce emotivamente di avere dimostrato cose che non sono allo stato delle cose dimostrate. C'è la certezza che l'uso del termine "arma chimica" sia stato utilizzato più e più volte in modo suggestivo ma completamente improprio, con un'accezione che renderebbe "chimica" anche la polvere da sparo delle cartucce. E' altrettanto certo che almeno un filmato è stato consapevolmente falsificato.

Herakleitos definisce il documentario "comunque serio" ma si lamenta che sia stato confezionato anche con mezzucci propagandistici come il filmato taroccato che lo chiude.

Wellington conclude:

mi pare si tratti di un sapiente miscuglio di verità, mezze verità, allusioni ed innuendos, vere balle, sottili manipolazioni dei fatti e arcinote leggende sui crimini di guerra in Iraq, il tutto organizzato, nella migliore delle tradizioni giornalistiche, in modo da sembrare un reportage.
[...]

E sostiene che per fare giornalismo alla My Lai, rainews dovrà fare molto meglio di così


Post in progress:

Aggiornerò questo post se altre notizie si renderanno disponibili.



Tecnorati tags


La Francia ebraica aspetta



Ieri per la prima volta ci è scappato il morto.
E mentre la rivolta si allarga, e sulla Francia scende il coprifuoco, gli ebrei francesi tengono un bassissimo profilo, aspettando che il peggio passi.

Gli attacchi antisemiti sono stati, se così si può dire, limitati. Due molotov lanciate in una sinagoga durante la tefillah a Pierrefitte, scontri con gli agenti davanti ad un altra sinagoga a Stains.
Ma l'inquietudine c'è. La linea ufficiale sembra essere quella di non esaltare gli animi, non sottolineare gli incidenti. E soprattutto non mostrare paura che altri ne possano nascere, per evitare di segnalarsi come bersaglio. Il presidente del Concistoro, per ora, ha fatto sentire la sua voce per protestare contro i gas lacrimogeni penetrati in una moschea, proclamando l'inviolabilità di tutti i luoghi santi.



Tecnorati tags

3.11.05

No, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no,




Eravamo in tanti, e sorprendentemente diversi, sotto ambasciata e
consolato iraniani per dire no a quel merdoso regime integralista
antisemita e alle minacce del suo presidente Ahmadinejad di cancellare
israele dalla faccia della terra.

15.000 a Roma con adesioni da destra, da sinistra, da tutto il mondo. 1.500 a Milano, su organizzazione di sinistra per Israele, con adesioni sbalorditive come "action for peace", membri del Leonka, Rifondazione
Comunista e (non ditelo a sergio) Comunisti Italiani. Una bella serata, di quelle che si ricordano raramente. E che i giornali israeliani, più abituati a vedere la propria bandiera bruciata che sventolate in Europa, sembrano registrare con una certa sorpresa.
Haaretz e Yedioth Aharonot.

Peccato per chi se l'è persa.


Tecnorati tags




2.11.05

Guerra di successione Satmar



Pare che i Satmar di Brooklin siano in guerra da anni, da quando il vecchio Rebbe Moses Teitelbaum se ne è andato, lasciando in eredità al figlio minore la guida della setta.
I seguaci del fratello maggiore si sono duramente incazzati, e dopo anni di guerra sotterranea, hanno sfasciato la sinagoga dei "cugini", la sera di Simchat Torah.
Ecco l'articolo

Tecnorati tags

1.11.05

Opzioni iraniane



Più problemi che soluzioni in questo documento di Philip
Gordon
. Ma almeno una nota interessante sulla possibilità della
democratizzazione iraniana c'è.

=======================================================================

l’Iran si differenzia per molti versi dal mondo arabo e pone una serie
di problemi particolari. In primo luogo, nella maggior parte dei Paesi
arabi l’Occidente deve confrontarsi con élites dirigenti relativamente
filoamericane e popolazioni profondamente antiamericane; in Iran è vero
il contrario.

(...) [impossibilità di sanzioni a causa degli inesistenti rapporti
commerciali] (...)

l’Iran è un caso unico, perché mentre nella maggior parte dei Paesi
arabi il terrorismo scaturisce da situazioni di repressione sociale in
cui i cittadini scelgono la violenza e l’estremismo islamico per
raggiungere i loro obiettivi, in Iran accade sostanzialmente il
contrario. Il terrorismo è di fatto patrocinato dallo Stato e la rabbia
popolare sembra rivolta più contro il regime stesso che non contro il
mondo esterno. Fra i terroristi dell’11 settembre non c’erano iraniani
(mentre c’erano egiziani e sauditi, i cui governi sono alleati degli
Stati Uniti), né risulta che cittadini iraniani siano mai andati a
combattere in Afghanistan o Iraq. Nell’insieme, questi fattori rendono
il processo di promozione della democrazia in Iran ancora più difficile
di quanto non lo sia nei Paesi arabi, ma ciò non significa che non si
possa fare niente.